Cronache

Innamorarsi a 80 anni gli «costa» mille euro

Illuso da un annuncio sul giornale viene raggirato da due sorelle quarantenni

Una vita a inseguire un amore mai trovato. Ottant'anni senza mai la felicità di poter dire: «sono stato innamorato». Sono in molti a sostenere che l'amore vero, quello che stringe lo stomaco, che fa sorridere per un nulla, che fa compiere le più stravaganti pazzie, che rende immensamente felici e che ci abbandona tra le lacrime di un dolore pungente si vive una sola volta nella vita. Queste sono le sensazioni che Luigi, l'anziano pensionato di Diano Marina, non ha mai provato, nemmeno una volta. A lui non importava di avere ottant'anni, lui continuava a sperare. Ne era certo: prima o poi l'anima gemella sarebbe apparsa e gli avrebbe cambiato la vita. Non temeva nemmeno le sofferenze dell'amore, a lui sarebbe bastato viverle, per poco, purché quelle emozioni fossero autentiche.
Per questo, intontito dall'illusione di un sogno, non si è accorto di chi aveva deciso di farsi beffa dei suoi sentimenti. Poco gli importava di aver conosciuto la donna di cui si era innamorato pochi giorni prima grazie a un annuncio sul giornale. Quella donna, benché molto più giovane di lui, lo voleva sposare e a lui questo bastava. Risollevarsi dallo stallo di una vita in solitudine gli aveva dato alla testa e certo non badava a spese. Pazienza se per fissare le pratiche del matrimonio la sua «promessa» si fosse fatta accompagnare dalla stessa agente della rivista per gli annunci che li aveva fatti conoscere. La donna chiedeva quello che secondo interminabili e complicate carte bollate le sarebbe spettato: 1.200 euro per l'iscrizione all'agenzia. Ormai era fatta per il suo primo matrimonio, e di certo un euro in più e uno in meno, non gli cambiavano la vita. Anzi, quell'agente si era dimostrata così gentile e disponibile. Anche lei pareva essersi commossa nel leggere la felicità negli occhi dell’anziano, al punto di fare uno sconto alla coppia di ben 200 euro. Giusto il tempo di contare i mille euro, risparmiati dalla pensione, con fatica, grazie alla vita modesta degli ultimi anni, fare due firme e risolvere gli ultimi intoppi e poi pensare ai preparativi delle nozze. Ad accompagnare l'agente con i soldi in tasca alla stazione ci ha pensato la futura moglie, che dopo una carezza all’innamorato, lo ha salutato con affetto dicendogli: a dopo. Luigi però avrebbe aspettato inutilmente a lungo, troppo a lungo: le due lo avevano truffato e non sarebbero più tornate indietro. Rigettato nello sconforto, l’uomo ha però reagito con dignità chiamando i carabinieri e raccontando loro questa triste storia di cui si vergognava immensamente. I militari, guidati dal capitano Antonio Angiulli non hanno impiegato molto a identificare e denunciare le donne per truffa e furto aggravato.

Le due, sorelle di 41 e 46 anni, residenti in provincia di Domodossola dovranno rispondere a numerose domande degli inquirenti.

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