Francesca Amé
Ci sono aziende che, nonostante passino gli anni, i fatturati crescano e i prodotti si amplino grazie alle nuove tecnologie, non cambiano mai lo spirito. E così, quando senti parlare Davide Malberti, ad di Rimadesio, capisci che il dna non è acqua: insieme a Luigi, direttore finanziario della nota azienda di arredamento, ha ereditato l'entusiasmo e la voglia di nuove sfide che permise al padre Francesco, esattamente sessant'anni fa, di fondare dal niente la nota azienda di arredamento. Nel lontano '56 stava a Desio e constava di soli cinque operai quella Rimadesio (crasi dei cognomi dei due fondatori, Francesco Malberti e Luigi Riboldi) che ha raggiunto un fatturato di 33,4 milioni di euro e che continua a crescere al ritmo di due cifre percentuali. Che fare, allora, per festeggiare questo felice sessantesimo? Rimadesio avrebbe potuto creare, come diversi marchi hanno fatto, il classico museo aziendale, mettendo in bella mostra i suoi sofisticati prodotti che tanto ingolosiscono il mercato estero: dagli elementi di suddivisione degli spazi, come porte e diaframmi scorrevoli, per passare alle cabine armadio, dagli arredi e complementi per la zona giorno ai sistemi per la zona notte. Oppure avrebbe potuto chiamare un art-design per una capsule collection a edizione limitata oppure ancora organizzare un glam-party che avrebbe catalizzato l'attenzione dei social e della stampa. E invece ha scelto una strada più complessa e coraggiosa. «Abbiamo voluto festeggiare l'azienda parlando dei valori che la guidano, cercando di guardare oltre l'ombelico dell'architettura o del design per sottolineare, grazie alle riflessioni di persone straordinarie che operano in ambiti molti diversi dal nostro, ciò in cui crediamo»¸ spiega Davide Malberti.
È nato così un ciclo di incontri, curati da Michele Lupi, negli spazi dello showroom milanese dell'azienda: dibattiti su creatività, innovazione, rispetto per l'ambiente, gusto per le sfide. A discuterne con il pubblico (ingresso a inviti) sono stati finora Joan As Police Woman, musicista e song-writer americana che nella sua carriera ha collaborato con artisti come Elton John e Lou Reed e poi ancora Matteo Nucci, studioso del mondo antico, e Giovanni Soldini, il velista estremo più noto al mondo. Il ciclo di dibattiti si chiude il 13 ottobre con la testimonianza dell'astronauta Maurizio Cheli che nel '96, a bordo dello Space Shuttle Columbia, partecipò alla missione STS-75 Tetherd Satellite: Cheli è stato il primo italiano a ricoprire il ruolo di Mission Specialist.
«Cogliamo l'occasione dell'anniversario per guardarci dentro e dimostrare al pubblico quali sono i valori che guidano la nostra impresa», spiega Malberti. Sono il gusto, la raffinatezza, la ricercatezza e la sfida per nuove avventure, ben rappresentati dai complementi d'arredo e dalla gamma di prodotti realizzati, ma anche l'attenzione a un approccio green alla produzione, come si evince dalla stessa fabbrica di Giussano. Rimadesio del resto ha uno stile inconfondibile dato dalla creatività di Giuseppe Bavuso, da anni firma di tutte le collezioni, e dall'accurata ricerca tecnica sulla lavorazione dei materiali, specie il vetro e l'alluminio. Con una clientela europea in crescita, Rimadesio è la dimostrazione che il made in Italy è più vitale che mai: «Il momento peggiore, la crisi tra il 2010 e il 2011, ha richiesto a tutti noi di tenere i nervi saldi e di continuare a investire: siamo stati ripagati e oggi possiamo dire di essere più forti di prima» commenta Malberti.
E aggiunge: «In Europa e in America un servizio 100% made in Italy come quello che offriamo noi ha ancora il suo fascino: possiamo garantire soluzioni personalizzate, di alta qualità e finitura, eleganti ma anche attente all'ambiente. Il nostro cliente non cerca il lusso smaccato e opulento: apprezza piuttosto una grazia minimal e raffinata, moderna e al passo con i tempi».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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