Claudia Passa
Lorganigramma «ufficioso» era pronto già da diversi giorni, al punto che il comandante Giovanni Catanzaro aveva telefonato ai dirigenti per comunicare la loro «sorte» in vista del turn over di massa. Ma per ufficializzare i nuovi incarichi per i gruppi della Polizia municipale anticipati dal Giornale la scorsa settimana al Campidoglio è servito qualche giorno in più. Probabile segno che a più di qualcuno, fra diretti interessati e presidenti di municipio, la nuova mappatura non è andata affatto bene.
Nonostante i mal di pancia, al dunque sono stati pochi i cambiamenti rispetto a quanto anticipato: Carlo Buttarelli, come previsto, ha conquistato lambito comando del I gruppo, mentre per guidare il Git gruppo altamente strategico con il conferimento del poteri speciali è stata richiamata da Tivoli Raffaella Modafferi, assente da Roma da quasi tre anni. Lunico cambiamento di programma ha riguardato il VI gruppo (dove è stato designato Roberto Stefano), il IX (Rolando Marinelli), il XVI (Pietro Di Girolamo) e il XVIII (Antonio Bertola). Investitura ultimata anche per i due nuovi vicecomandanti del Corpo, Donatella Scafati e Angelo Giuliani; questultimo guiderà lunità «pianificazione servizi operativi» (lex «mobilità e grandi eventi»), comandata fino ad oggi da Catanzaro. Qualche cambiamento è arrivato anche per i dirigenti delle unità operative del comando generale, forse per avvicendamenti «di routine», o forse per tentare di scongiurare la possibilità che qualche «anziano» escluso dalla terna di comando possa ricorrere al Tar. A Fabrizio Iecher, che manterrà (ad interim) la «Sicurezza sui luoghi di lavoro e Medicina preventiva», è stata affidata la direzione della Scuola del Corpo.
Di malumori la nuova geografia della Municipale ne avrebbe creati parecchi. È prevedibile che per un po comandanti e presidenti dei municipi si «annuseranno» a vicenda. Lesordio più atteso è quello di Buttarelli in centro storico, dove il presidente Giuseppe Lobefaro, dando il «benvenuto» di rito al nuovo comandante, afferma: «Non lo conosco, verificheremo alla prova dei fatti». Intanto, in Campidoglio, a «interrogare» il sindaco è il consigliere comunale di Forza Italia Davide Bordoni. Il quale accende i riflettori sul «personale inquadrato nella categoria D, fascia D3 e D4», che secondo il regolamento del Corpo «dopo relativo corso ed esame poteva accedere alla posizione di coordinamento di sezione». «Nellottobre 2004 spiega Bordoni è stata approvata la graduatoria dei vincitori della selezione», ma latto «non è stato mai eseguito e permane il silenzio dellamministrazione». Il consigliere azzurro annuncia daver chiesto conto in uninterrogazione della «legittimità di tale prassi», e si chiede «quali ripercussioni ha avuto questa situazione sul buon andamento del lavoro dei vigili e sulla loro vita personale e professionale». E ancora.
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