Insulti al consigliere La sinistra si spacca

Il presidente Alessandro Repetto, la scorsa volta, glielo aveva detto proprio in faccia. «Un atteggiamento subdolo» quello del consigliere di opposizione Claudio Muzio di An, che aveva messo in dubbio la validità dei controlli sui fumi nocivi dello stabilimento Arinox di Sestri Levante. Un’industria che nei mesi scorsi ha triplicato la produzione realizzando un nuovo, secondo forno per un terzo laminatoio, con un aumento dei posti di lavoro da 190 a circa 250 unità. Una fonte di preoccupazione, però, per gli abitanti intorno all’area tra Trigoso e Riva Trigoso, che avevano chiesto, oltre ai controlli della stessa azienda, anche quelli delle istituzioni. La Provincia, così, si era assunta l’impegno di verificare i livelli di inquinamento dei fumi emessi dall’Arinox, decidendo di collocare una centralina mobile in alcuni siti in tempi differenti. Tuttavia il primo sito scelto, secondo Muzio, dietro un palazzo e ai piedi di una collina, non era certo idoneo per la misurazione dei fumi. Un giudizio avallato anche dai tecnici provinciali. «Ieri - spiega Muzio - mi sono sentito offeso dagli insulti del presidente repetto e avrei voluto replicare durante la seduta consiliare. Purtroppo sono stato zittito. Anche il presidente del consiglio Barisione ha detto che non c’era stata dichiarazione lesiva nei miei confronti.

Ho chiesto quindi di votare per farmi dare finalmente la parola e la maggioranza si è spaccata. I due consiglieri del Pd Agnoletto e Biagioni non hanno votato. Mentre Ferretti dell’Idv, Corradi dei Comunisti italiani e Spanò dei Verdi si sono astenuti, in evidente dissenso con la giunta Repetto».

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