GenovaHanno imbrattato di scritte i muri dei palazzi storici della strada universitaria, hanno dipinto lasfalto di insulti e poi hanno occupato laula magna dove stava per cominciare linaugurazione dellanno accademico con il magnifico rettore insediatosi solo tre mesi fa. LOnda, il movimento studentesco contro la riforma Gelmini, ieri mattina ha cercato di movimentare la cerimonia genovese. Ma il gruppo di manifestanti - qualche decina, compresi i soliti giovani dei centri sociali e i contestatori fuori corso per vocazione - è riuscito nellopera di disturbo per una mezzora soltanto. Dopodiché il rettore Giacomo Deferrari ha preso di petto la situazione chiedendo ai poliziotti della Digos che presidiavano le aule di intervenire a liberare il campo. E senza prendere nessuno di peso, ma spingendoli fuori con una certa decisione, gli agenti hanno consentito ai professori, agli altri studenti e ai rappresentanti del personale amministrativo di procedere con gli interventi programmati. Il magnifico rettore Giacomo Deferrari ha preso subito la parola chiedendo «scusa ai presenti per la tormentata inaugurazione. Non una cerimonia, non una festa come sostengono i contestatori dellOnda, ma un momento importante di riflessione e indirizzo per luniversità». Mentre fuori i manifestanti picchiavano su pentole e coperchi e fischiavano a tutta forza per disturbare, il rettore ha ridimensionato la protesta: «Sono pochi gli studenti con opinioni molto contestatrici contro il sistema universitario. Oggi ne abbiamo visto una trentina. Gli altri quarantamila studenti hanno opinioni diverse. Quindi la protesta inscenata stamani in Aula Magna per me non è un gran problema. Esiste la libertà dopinione, ci chiamiamo università proprio perché universitas significa luogo dovè possibile esprimere ogni idea. Se queste sono espresse in modo corretto cè possibilità di confronto. Il ritardo causato oggi allinaugurazione non mi preoccupa. Sarei stato più preoccupato se gli studenti non fossero stati una minoranza. In più questo numero limitato di studenti ha stretto unalleanza solo con un gruppo ristretto di precari».
Ospite donore dellinaugurazione genovese il senatore del Pd Ignazio Marino, noto medico specialista di trapianti e amico personale del rettore Deferrari. Marino, la cui presenza allinaugurazione non era stata ben accolta da alcuni professori contrari alle sue posizioni in tema di testamento biologico, ha ribadito che «il ddl Calabrò è contro la libertà di scelta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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