Stefania Scarpa
Imprese fittizie ottenevano mutui bancari grazie a false garanzie ipotecarie: era il sistema con cui operava unorganizzazione composta da 5 persone, tre delle quali, al termine di quattro mesi di indagini, sono state arrestate dalla Guardia di finanza. Si tratta di due romani, P. B. di 78 anni e A. M. di 42 anni, e di un napoletano di 64 anni, R.R., tutti con precedenti specifici per associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla sostituzione di persona. Ieri la fase finale dellinchiesta con tre arresti, due denunce, numerose perquisizioni domiciliari, laccertamento che il mutuo ammontava a oltre 5 milioni di euro. La dinamica della truffa consisteva nel simulare lacquisto di un immobile, da parte di una società con sede dichiarata nella capitale ma, in realtà, del tutto inesistente. Il falso amministratore della società acquirente, munito di documento di identità contraffatto, e accompagnato da un complice che si fingeva venditore, redigeva presso un ignaro notaio lacquisto di una palazzina realmente esistente e ubicata in Roma. Successivamente, limmobile veniva posto a garanzia per ottenere un mutuo ipotecario presso listituto di credito truffato, la Bnl.
Non solo. Per assicurarsi che la loro richiesta di mutuo andasse a buon fine, i cinque presentavano insieme ai documenti necessari (tutti rigorosamente fasulli) in allegato un dettagliato piano di sviluppo industriale relativo a fantomatici investimenti sul mercato asiatico, nel settore dellinformatica e delle comunicazioni. Insomma, la truffa era studiata nei minimi particolari, da «professionisti». Ingegnoso il sistema per rientrare in possesso cash del denaro elargito.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.