Intercettazioni, anche Clegg scarica Cameron: adesso a Londra è iniziato il tutti contro tutti

Lotta intestina nel governo: il vice prende le distanze dal suo premier. E poi Murdoch che alla fine scaricherà il figlio, mentre la figlia... Quando mamma Betty disse: "QUel tabloid ti rovinerà". L'inchiesta ora si allarga: tremano altri trenta giornali

Intercettazioni, anche Clegg scarica Cameron:  
adesso a Londra è iniziato il tutti contro tutti

Ora il gioco si chiama scaricabarile e minaccia sia l’Olimpo della politica che quello dell’informazione. In bilico sul baratro attendono David Cameron e James Murdoch. Per buttar giù il premier e l’erede designato basta una spintarella. Il primo a farsi avanti sul fronte della politica è Nick Clegg, il segretario liberal democratico alleato di Cameron e suo numero due alla testa del governo. La sua più che una spintarella, è un bacio di giuda. Per stamparglielo in fronte lo spregiudicato Nick sceglie il caso di Andy Coulson, l’ex direttore di News Of the World assunto come direttore della comunicazione di Downing Street. Davanti ai giornalisti Nick non solo declina ogni responsabilità per l’improvvida assunzione, ma spiega di averla caldamente sconsigliata. «Inizialmente c’erano continue discussioni sulla formazione del governo e sulle nomine - ricorda il vice primo ministro - ma come io mi assumo tutte le responsabilità per la scelta della mia squadra, lui si deve prendere quelle per la sua».
Il bacio di giuda arriva con le tre frasette finali. «Siamo stati l’unico partito a chiedere un’inchiesta...gli unici a chiedere nuove regole....ed io sono stato il primo nel governo a dire che bisognava esaminare non solo la condotta di polizia e stampa, ma anche dei politici». Nick, insomma, sente odor di elezioni anticipate e si prepara da una parte a scaricare l’alleato, dall’altra a contrastare l’offensiva laburista.
Se Cameron deve guardarsi dagli alleati James Murdoch deve preoccuparsi dei propri legali, dei propri parenti e dello spietato papà padrone Rupert. Ad innescare il gioco dello scaricabile che rischia di trascinarlo dell’abisso è stato però lui stesso. L’errore fatale l’ha commesso attribuendo ai legali la decisone di pagare 700mila sterline di risarcimento a Gordon Taylor, il capo dell’associazione calciatori vittima delle intercettazioni di News Of The World. Ma il massimo risarcimento mai imposto da un tribunale inglese per violazione della privacy non supera le 60mila sterline. Dunque l’assegno da 794 mila euro al cambio corrente firmato da James serviva a far dimenticare colpe molto più rilevanti. Di fronte a cotanta evidenza è difficile trovare un avvocato pronto a sottoscrivere le dichiarazioni di James. Soprattutto se gli avvocati sono quelli della Harbottle & Lewis lo studio legale a cui News International affidò 4 anni fa un consistente malloppo di mail e documenti interni. Ufficialmente l’incarico era capire se quei documenti contenessero materiale penalmente rilevante. Ma visto il tempo trascorso senza risposte o solleciti molti sospettano che l’operazione puntasse ad insabbiare del materiale compromettente ed illegale su cui News International non desiderava in verità alcun verdetto. Di fronte alle precise richieste sull’argomento rivoltegli martedì dalla Commissione Cultura del Parlamento James ha preferito svincolare. Ma il giochetto non durerà a lungo. Mercoledì sera News International ha ufficialmente autorizzato i legali della Harbottle e Lewis a chiarire le finalità del proprio mandato. Il chiarimento potrebbe dimostrare che James, pur avendo assunto la guida del gruppo da soli due anni, conosceva tutta la devastante potenzialità dei documenti e sottoscrisse la linea aziendale dell’insabbiamento.

A quel punto il paperone saudita Al-Waleed e gli altri grandi azionisti del gruppo torneranno a pretenderne la rimozione mentre l’inacidita sorellina Elisabeth confermerà di considerarlo fraternamente «fottuto». E Papà Rupert non potrà far altro che chiuder gli occhi e aprir la botola.

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