Intercettazioni Sul ddl Napolitano non si pronuncia: «Trovare l’accordo»

Il ddl intercettazioni per il Quirinale s’ha da cambiare. Ma dal Colle non arriva alcuna indicazione di merito su quali sarebbero le modifiche necessarie e soprattutto su quali siano i «punti critici» che potrebbero rendere difficoltosa la promulgazione del testo.
Nessuna trattativa, dunque, col presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il capo dello Stato, del resto, ha ribadito più volte il suo pensiero sul tema, bacchettando i professionisti dell’appello a lui perché non firmi. Napolitano è stato chiaro: sul tema maggioranza e opposizione devono fare cun confronto costruttivo in Parlamento. Questo obiettivo, per il capo dello Stato, non è stato raggiunto con il testo varato dal Senato: «I punti critici – ha spiegato la settimana scorsa, da Malta – risultano chiaramente nel testo approvato dal Senato». E sono gli stessi su cui diversi parlamentari e addetti ai lavori hanno posto l’accento.

«I problemi – ha aggiunto il presidente – sono molto complessi. Sono quelli della garanzia della libertà di stampa e della libertà d’indagine, e anche della garanzia del rispetto della dignità e della privatezza delle persone».

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