Al tempo di Berlusconi lo spettacolo del potere era indecente ma gli italiani vivevano un po' meglio e non erano né si sentivano perseguitati. Al tempo di Monti è andata al potere la sobrietà elegante ma gli italiani vivono male, sono e si sentono perseguitati. Siamo stati riaccolti in Europa ma come servi e debitori. Non commetterò l'errore di dire torniamo al passato, ho scritto troppe volte che quel ciclo è chiuso e negli ultimi tempi era davvero imbarazzante.
Ma non è una buona ragione per invocare Monti o per virare a sinistra mantenendo la sua agenda, più una bella patrimoniale come dono aggiuntivo. Né mi sembra ragionevole tradurre il voto in invettiva e darsi a Grillo e ai suoi misteriosi affiliati. Berlusconi a giorni alterni sale e scende dai Monti. Schizzano frammenti di centrini e di destruzze dappertutto: se non li unirà un leader, ci penserà l'aspirapolvere. E allora capite la disperazione di me italiano, anzi la condividete. Siamo in una stanza cieca, sbattiamo ai muri e abbiamo socchiusa solo la porta che ci fa tornare indietro dove non vogliamo andare.
Che fare, chiudere gli occhi, sfondare il tetto della casa e guardare il cielo per non vedere intorno, twittare col Papa? Poi leggi i cretini che non capiscono il disperato sforzo di lucidità e ti accusano di servitù a libro paga.
E allora il disgusto passa dal potere alla stampa, propaganda e malignità. Pensi all'esilio come soluzione, soffocato dalle tasse e dal livore che c'è in giro. Chiedo un favore: ibernatemi a Natale e risvegliatemi a Pasqua.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.