Fratelli d'Italia, più vari cugini

Ma tu in chi ti riconosci nell'Italia presente? Di primo acchito nessuno, almeno fra i terrestri e i viventi

Ma tu in chi ti riconosci nell'Italia presente? Di primo acchito nessuno, almeno fra i terrestri e i viventi. Non in Monti e nel suo Zentrum, non nella sinistra strong or light, non nel centrodestra squagliato.

A parte Berlusconi l'Indomito che ricresce, emergono nel delirio globale singole personalità, neonate realtà, un arcipelago di fiaccole accese in mezzo al mare in tempesta. Ci sono i fratelli d'Italia di Crosetto e Meloni, lui King Kong tenerissimo, lei chiwawa cazzutissima e con loro la destra che tenta di risorgere. Certo, dovevano farlo sei mesi fa, ora odora un po' di cartello elettorale, non di progetto politico. C'è Tremonti, magari traducesse in politica le sue parole efficaci e difendesse la sovranità popolare ma non dimenticasse l'unità nazionale per unirsi alla Lega.

C'è Magdi Allam che attacca le oligarchie e pur non essendo nativo ha reso in movimento l'amor patrio con «Io amo l'Italia». C'è la Destra di Storace che mi ricorda la fiaccola della gioventù e ha mantenuto una linea di coerenza. C'è La rete dei patrioti, ci sono alcuni gruppi giovanili controcorrente, qualche singolo. C'è Oscar Giannino. Mi spiace che alcuni di valore, detti ruinati, abbraccino per sopravvivere il carnefice Monti. Sarebbe bello se l'arcipelago anti-Monti e pro-patria si riunisse.

Al di sopra dalla politica, a parte il Papa, c'è Riccardo Muti che risveglia l'amor patrio in musica e non in retorica benigna, ironizza sul Monti funesto in sua presenza, critica le ingerenze sull'Italia e non dà la mano alla Tulliani. Grande.

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