Beh, che vi succede? Tanto entusiasmo per Papa Francesco, viva i poveri, il dialogo, la pace, buon pranzo, buonasera, che fenomeno, che mito. Poi il Papa santifica i martiri di Otranto, che difesero la civiltà cristiana contro l'islam e difende la vita contro l'aborto. E cala la sordina.
Quando tuonerà sulle nozze gay, chiederete di mandarlo a casa con Ratzinger? Conforta sapere che c'è gente in Italia e in Occidente che ha il coraggio di difendere il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale. Lo chiamano diritto alla vita, forse sarebbe più giusto chiamarlo dovere alla vita, in tema d'aborto ed eutanasia. È accaduto domenica a Roma, e prima a Parigi e a Washington, dove Hollande e Obama, non potendo offrire politiche sociali contro la crisi, distraggono con le nozze gay. Ci sono state imponenti quanto impotenti marce della vita.
Pur con i miei dubbi, almeno in tema di accanimento terapeutico, ammiro la loro fermezza, ma proprio perché si appellano alla realtà devono ammettere una cosa: è una battaglia gloriosa ma destinata a perdere, come mostra il trend in tutto l'Occidente. Anche tra i più sensibili, c'è un senso di stanchezza e rassegnazione verso un processo che si avverte come irreversibile.
Serpeggia l'intima convinzione che la vita abbia perso la sua partita contro i diritti dell'io, morte inclusa. Restano solo motivate ma inermi minoranze, residui focolai di fede. Questo aumenta l'ammirazione verso chi si ostina a marciare, ma proietta su di loro, Papa incluso, l'aura dorata dei vinti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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