L'altra sera ero a cena a Montiano e pensavo ai casi strani della vita. L'anno scorso, di questi tempi, montiano era l'intero nostro Paese, dal Capo dello Stato all'ultimo dei pierfurbi. Montiano erano il governo, l'Europa, il centro-sinistra e il centro-destra. E lui, il Titolare, sarebbe diventato non so cosa: Capo dello Stato, ancora Capo del Governo, Presidente dell'Euro-club. Un anno dopo Montiano indica solo una frazione della Maremma con neanche 500 abitanti.
Il declino montiano mi suggeriva non solo pensieri sulla vanità e brevità della gloria e della fortuna e il turn over pazzesco di leader momentanei dalla parabola veloce: Monti, Grillo, Bersani. Ma il Professore mi tornava in mente per associazione di idee con le parole spread e borsa che furono le sue ali e ora tornano alla ribalta. Non sto dicendo che il copione si ripete e Monti risorgerà dalle ceneri del suo centrino. Voglio dire che siamo avvitati a una specie di catena di montaggio: la politica incapace di montare i cocci, la magistratura pronta a farli a pezzi, gli antipolitici pronti a saltar su e annunciare sacrifici immani se sono Nosferatu Monti o «calci in culo» se sono Beppegrilli pedestri. E infine, la Finanza che ci strozza ed esige il rinnovo della servitù al Debito Sovrano. Un circolo vizioso.
E se per la sigla
di chiusura facessimo un governo riassuntivo delle puntate precedenti? Prodi, Amato, Monti, Dini, Ciampi e, collegato da casa, Berlusconi? Tutti sul palco per salutare il pubblico. In banca già scorrono i titoli di coda.
Mi piace scherzare, accetto di buon grado un garbato confronto dialettico e amo chi esprime il senso dell' huomour. Ho anche pazienza, ma a volte non ricordo dove l' ho messa. Accade ad una certa età.
Ma detesto il livore gratuito, pretestuoso, cattivo, mirato. In genere non raccolgo né mi realizzo attaccando il mio prossimo; ma quando ce vo' ce vo'. E la difesa diventa legittima. Se non erro, anche Lei ha avuto modo di provare qui lo stesso mio disagio.
Un eventuale silenzio sarebbe una specie di becera condivisione ed io desidero prenderne le debite distanze da certe posizioni. Non saranno gravissime, ma sono almeno propedeutiche ad atteggiamenti deprecabili ai quali non riesco ad abituarmi. Come sempre, sarò discreto e riservato, ma non accetterò passivamente la cafonaggine e la viltà. Anche perché questo è scritto chiaramente nel regolamento accettato da parte dei registrati. Cordialità.