Comincia con un colpo di scena l'avventura di Piero Chiambretti al Festival di Sanremo dai microfoni di Radio2 Rai nel programma «Comunque vada sarà Sanremo»: in collegamento telefonico ci sarà Ali Agca, l'uomo che il 13 maggio 1981 attentò alla vita di Giovanni Paolo II in piazza San Pietro. E dai contenuti del dialogo emerge una sorta di farneticazione del turco. Agca chiede ai cantanti di dedicare le loro esibizioni sul palco dell'Ariston a Emanuela Orlandi, perchè «finisca la tragedia» di questa ragazza scomparsa nel giugno del 1983. L'ex «lupo grigio» è un fiume in piena nel suo intervento telefonico, e Chiambretti deve ricorrere a tutta la sua abilità per tenerlo a freno. Agca dice anche la sua sulle dimissioni di Benedetto XVI: «il Papa ha deciso di lasciare non solo per stanchezza o motivi di salute ma per una combinazione di motivi diversi: ha capito di non poter cambiare la burocrazia vaticana».
«Ormai il Vaticano è un centro del potere, dell'intrigo e del peccato come hanno testimoniato gli scandali della pedofilia e dello Ior», afferma Agca, che in Italia ha trascorso 19 anni di carcere. «Ratzinger - secondo l'attentatore avrebbe voluto cambiare le cose ma non ci è riuscito».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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