Albania, arriva l'emendamento FdI contro le toghe pro migranti

L'obiettivo è chiarire come le richieste di asilo di chi è destinatario di espulsione vadano considerate strumentali per evitare il rimpatrio e mai fondate. In arrivo a Tirana anche due motovedette, verso l'allargamento del Cpr di Gjader

Albania, arriva l'emendamento FdI contro le toghe pro migranti
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Aumento della capienza dei Cpr di Gjader, più motovedette a Tirana e una procedura di espulsione accelerata per chi fa domanda d’asilo mentre è recluso in Albania. Sono arrivati in commissione Affari costituzionali alla Camera circa 240 emendamenti depositati al dl Albania, difficilmente verranno approvati quelli dell’opposizione, mentre la relatrice del provvedimento - la responsabile Immigrazione FdI Sara Kelany - ne ha presentati tre. Il primo ha come obiettivo scardinare l’ennesima interpretazione giuridica dei giudici delle Corti d’Appello sul diritto d’asilo dei clandestini mandati in Albania per essere rimpatriati, il secondo rafforza la vigilanza delle coste adriatiche, il terzo aumenterebbe la capienza attuale del Cpr in Albania.
Nei giorni scorsi è emerso che una decina di clandestini, per evitare l’espulsione, avrebbero presentato domanda d’asilo. Una scelta che, a giurisprudenza vigente, appare oltremodo strumentale, come la legge già prevede. Eppure queste domande sono state accolte perché secondo i giudici il protocollo per i richiedenti protezione internazionale sarebbe inapplicabile in Albania. E così i clandestini sono stati riportati in Italia. Ecco perché FdI propone un «chiarimento interpretativo» finalizzato a evitare che questi pronunciamenti vanifichino il rimpatrio, in attesa che la Corte europea di Giustizia si pronunci sulla procedura accelerata e i «Paesi sicuri». Se il verdetto desse ragione all’Italia sarà possibile anche utilizzare gli hot spot in Albania per l’analisi accelerata e la procedura di rimpatrio immediato dopo l’inconsistenza delle domande d’asilo di chi arriva da un Paese come Bangladesh, Egitto o Tunisia senza averne titolo.
C’è un altro emendamento con il quale la Kelany propone di prorogare al 31 dicembre 2026 la possibilità di costruire o ampliare Cpr in deroga ad ogni disposizione di legge diversa da quella penale, fatta salva la normativa in materia di antimafia e i vincoli derivanti dall’appartenenza alla Ue.
Il terzo emendamento prevede invece che il governo ceda gratis due motovedette classe 400 Cavallari alla Guardia costiera albanese dopo una serie di incontri, «con contestuale cancellazione dai registri inventariali e dai ruoli speciali del naviglio militare dello Stato».

Secondo la relazione illustrativa, la norma non determina nuovi o maggiori oneri per lo Stato ma anzi un potenziale risparmio per l’azzeramento delle spese di custodia di due unità (in disarmo e non più utilizzate) stimato in 270mila euro, con oneri sulla consegna a carico dell’Albania.

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