Un’alleanza con Fini e un nuovo governo tecnico sostenuto insieme alla sinistra non sono nell’agenda del Pdl, o come si chiamerà il nuovo partito. Parola di Angelino Alfano che, intervistato ieri da Lucia Annunziata, ha messo due paletti non da poco. Facciamo pure la tara a impegni solenni presi in campagna elettorale, quella delle inedite primarie nel centrodestra, ma troverei difficile una retromarcia rispetto a due punti fondamentali per provare a riprendere un ruolo centrale nel futuro del Paese. Fuori i traditori e nessun compromesso con gli ex comunisti.
Mi sembra un buon punto di partenza, ma c’è un passaggio nell’intervista di ieri che mi lascia perplesso. Alfano, rispondendo alla domanda su chi comanderá nel nuovo partito, ha infatti paragonato Berlusconi a Eugenio Scalfari, il fondatore di La Repubblica che conserva sul giornale il proprio nome sotto la testata e il privilegio dell’articolo di fondo la domenica. Ora, chi si intende anche solo un po’ di questioni giornalistiche, sa bene che siamo di fronte a un caso di pensionamento dorato. Scalfari, che è stato in effetti un importante (quanto ondivago e opportunista) giornalista, ora è un vecchio signore ai margini della vita professionale che vive di ricordi e pontifica un giorno alla settimana con lunghe e noiose articolesse senza nerbo, ininfluenti sul dibattito politico. Omelie farcite di nostalgia e luoghi comuni che scivolano come acqua fresca sulla pelle dei lettori. Chi comanda, chi decide a Repubblica è solo il direttore Ezio Mauro, e il suo editore Carlo De Benedetti.
Davvero questo voleva dirci Alfano? Cioè che Berlusconi è già da considerare come un vecchietto pensionato, buono per i tagli di nastri domenicali, ingombrante e inutile prezzo da pagare alla memoria della premiata ditta? Perché, se così fosse, sarei stupito, non è da Alfano tirare conclusioni così azzardate e premature.
Voglio credere che l’infelice esempio non sia farina del suo sacco, ma di qualche consigliere interessato a seminare nuova zizzania. O serva a forzare la mano al Cavaliere su decisioni ancora in gestazione. Operazione, questa sì, pericolosa.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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