La sinistra italiana, soprattutto quella extra-parlamentare, ha un problema irrisolto con le forze dell'ordine da ormai diversi decenni. Sono le solite rimostranze anti-Stato e anti-sistema, che trovano spazio per emergere a ogni occasione utile, che è rappresentata solitamente dalle manifestazioni di piazza: infiltrati o meno, i gruppi della sinistra extra-parlamentare trovano il modo di farsi notare, andando all'attacco delle forze dell'ordine con qualunque pretesto. Oggi la Palestina, ieri la lotta operaia, domani chi lo sa. L'ultimo grave esempio di questa tendenza è rappresentato da quanto accaduto a Genova tra sabato e domenica, dove gli antifa hanno cercato di assaltare la sede di CasaPound.
Ci sono stati anche poliziotti feriti negli scontri, per l'ennesima volta: il 2025 è stato finora l'anno con il maggior numero di feriti tra le forze dell'ordine nel corso delle manifestazioni cosiddette "pacifiche". Ed è proprio per lanciare un segnale che in Regione Liguria il gruppo di maggioranza ha presentato "un ordine del giorno semplice, limpido, di puro buon senso che chiedeva esclusivamente di prendere le distanze dalle violenze contro le forze dell’ordine avvenute sabato sera a Genova e di esprimere solidarietà agli agenti rimasti feriti". Così ha spiegato Gianmarco Medusei, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, sottolineando che il documento non conteneva alcun riferimento politico né indicazioni sugli autori delle aggressioni. "Nel testo non era nemmeno citato il gruppo ‘Genova Antifascista’, responsabile delle violenze e scene di guerriglia. Eppure i partiti della sinistra hanno scelto di non sostenerlo. È l’ennesima conferma della loro allergia verso chi indossa una divisa", ha proseguito Medusei.
Il consigliere ha evidenziato che la reazione delle sinistre, in aula, sia sintomatico di "contraddizioni interne, divisioni e un approccio ideologico che impedisce anche solo di riconoscere il lavoro quotidiano di chi garantisce sicurezza ai cittadini".
È paradossale, conclude Medusei, "che proprio da quei banchi arrivi poi chi pretende di parlare di sicurezza, di potenziamento delle questure e di tutela del territorio. Prima si abbia il coraggio di stare dalla parte delle forze dell’ordine, senza tentennamenti e ambiguità".