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Genova, violenza antifa contro la polizia: otto agenti feriti

Gruppi di antagonisti e antifascisti hanno cercato di andare all'assalto di CasaPound a Genova per "chiudere i covi fascisti"

Genova, violenza antifa contro la polizia: otto agenti feriti
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Nuova giornata di violenza a Genova, dove ieri si sono radunati sedicenti gruppi di antifascisti per "chiudere i covi dei fascisti" e nel mirino è finita la locale sede di CasaPound. La polizia, preallertata per possibili scontri, si è schierata per evitare che le due parti entrassero in contatto ed è stata oggetto di violenze da parte della sinistra radicale. Gli antagonisti hanno iniziato il corteo già nel primo pomeriggio per contrastare un incontro che si stava tenendo nella sede del gruppo di destra. Il dispositivo di polizia si è schierato per bloccare ogni possibile assalto.

Nel momento in cui gli antagonisti si sono accorti di non poter passare, il gruppo più estremista si è staccato e, dopo essersi travisato con balaclava e caschi integrali, ha iniziato un fitto lancio di oggetti contro gli agenti. Hanno recuperato bottiglie e cocci di vetro da una campana di vetro e hanno bersagliato la polizia: 6 agenti sono rimasti feriti. Sono stati danneggiati anche numerosi mezzi blindati: sono state divelte le griglie di protezione, ammaccate le carrozzerie e danneggiati gli specchietti. Sono stati anche danneggiati gli pneumatici con i chiodini.

"Un’altra serata di violenza contro le Forze dell’ordine. Ieri, in piazza Alimonda a Genova, una manifestazione antifascista organizzata nei pressi della sede di CasaPound, è degenerata in attacchi mirati alla Polizia: una pioggia di bottiglie di vetro, svuotate dalle campane della zona di Brignole, è stata scagliata contro i nostri colleghi in via Montevideo, insieme al lancio di alcuni M7. Alcuni agenti sono stati colpiti e proprio in queste ore stanno ricorrendo alle cure mediche. Danneggiati anche diversi mezzi della Polizia e della Questura", ha dichiarato Domenico Pianese, segretario del Sindacato di Polizia Coisp. "Ancora una volta i manifestanti sono riusciti ad arrivare a ridosso dei mezzi della Polizia, trasformando la zona in un teatro di guerriglia urbana. È necessario e urgente un cambio di passo immediato, perché questa sistematica violenza non può diventare normalità. Abbiamo inoltre forti perplessità sulla gestione dell’ordine pubblico da parte della Questura: fin dall’inizio erano evidenti gli intenti violenti dei manifestanti e non si sarebbe dovuto attendere che i poliziotti fossero bersagliati per molto tempo da un lancio fittissimo di bottiglie, sassi e qualsiasi oggetto reperibile dai violenti in piazza prima di intervenire", ha proseguito.

"Nella serata di ieri sono state lanciate contro gli agenti bottiglie, pietre e alto materiale contundente, tanto che diversi di loro hanno dovuto ricorrere alle cure mediche perché feriti. Anche diversi automezzi sono stati danneggiati", è la denuncia del sindacato Sap. "Prendiamo atto che, ancora una volta, gli appartenenti alle forze dell'ordine devono subire violente aggressioni, solo per cercare di garantire la sicurezza di tutti", prosegue il Sap.

"Ciò che non riusciamo a capire, è il motivo per il quale si lasciano i contingenti della Polizia a subire attacchi e lesioni personali, e solo successivamente (circa un'ora e mezza) dare tardiva autorizzazione per l'utilizzo di strumenti per la legittima difesa", si legge ancora.

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