Ambrogini tra caso Ramy, Leonka e Famiglie Sospese

La Lega propone il prefetto per il maxi sgombero e i militari che agirono al Corvetto. Spuntano Sgarbi e Corbani

Ambrogini tra caso Ramy, Leonka e Famiglie Sospese
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Parte il toto Ambrogino e si respira subito aria di provocazione e polemica, come tradizione comanda. Tra i temi divisivi che piomberanno sul tavolo dei capigruppo chiamati a decidere la rosa dei premiati con le Civiche benemerenze il prossimo 7 dicembre al teatro Dal Verme: lo sgombero del Leoncavallo, il caso Ramy, la vendita di San Siro. La scadenza per presentare le candidature è fissata per il 15 ottobre e il capogruppo della Lega Alessandro Verri proporrà il prefetto Claudio Sgaraglia per «valorizzare l'ottimo lavoro svolto con tutte le forze dell'ordine che hanno partecipato alla grande operazione di sgombero del centro sociale Leoncavallo» il 21 agosto, «grazie a loro si è finalmente chiusa una ferita aperta per oltre 30 anni e si è ristabilito l'ordine nel quartiere di Greco. Il blitz è stato esemplare, senza tafferugli». Il segretario provinciale della Lega Samuele Piscina propone la Medaglia alla Memoria di Teresa Meneghetti, l'82enne che il 14 maggio è stata strangolata e uccisa in casa in via Verro, quartiere Vigentino, da un quindicenne di origine dominicana. E chiede di premiare anche Centrale District che dal 2017 è attiva nel miglioramento della zona intorno alla stazione.

Affronta due casiche hanno sollevato un polverone la vicesegretaria nazionale e consigliera leghista Silvia Sardone. Candida per la Medaglia alla Memoria Cecilia De Astis, la pensionata 71enne travolta e uccisa l'11 agosto al Gratosoglio da un'auto pirata con quattro minori rom a bordo, alla guida un tredicenne. Vivevano in roulotte a poca distanza. Tre sono ora in comunità, uno è fuggito all'estero. «Considerato che difficilmente avrà vera giustizia, vista l'età non punibile dei baby delinquenti, è un riconoscimento simbolico per quanto ha fatto per la città e un monito affinché simili episodi non si ripetano». Proporrà anche la Radiomobile o i Cc coinvolti nel caso di Ramy Elgalm. Il 24 novembre il 19enne di origine marocchina fuggì all'alt a bordo di uno scooter guidato da un amico tunisino, cadde e perse la vita al termine di un lungo inseguimento al Corvetto. Quattro Cc sono indagati per depistaggio e uno per omicidio stradale. Sardone ribadisce che la Radiomobile è esempio di «grande professionalità e coraggio. Mi auguro che la sinistra non si opponga come fu per lil poliziotto Di Martino. Sarebbe anche un modo per chiudere le scandalose polemiche che ci furono contro i carabinieri per il caso Ramy». Il consigliere di Forza Italia Gianluca Comazzi cala Vittorio Sgarbi, lo scrittore Dan Brown (che ha dimostrato anche attaccamento e attenzione al dibattito in città intervenendo sul tema San Siro ed è interista), l'attrice Matilde Gioli, l'ex calciatore nerazzurro Nicola Berti. E propone le «Famiglie Sospese», il comitato che rappresenta i 4.500 acquirenti di case sotto sequestro o bloccatei dalle inchieste sull'urbanistica. Il caso San Siro viene trattato (con un escamotage) da Enrico Marcora (FdI), che candida Luigi Corbani non come presidente del Comitato Sì Meazza ma come presidente dell'associazione Ex consiglieri comunali, mentre il consigliere Fi Alessandro De Chirico annuncia: «Candido il secondo anello del Meazza.

Grazie al vincolo culturale semplice, quando lo stadio verrà abbattuto a seguito della vendita a Milan e Inter, una porzione verrà salvaguardata a imperitura memoria». Provocazione. Intanto, la presidente dell'aula Elena Buscemi con una mail ricorda ai colleghi che il Regolamento impone «massima riservatezza» su proposte e assegnazioni.

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