Grillo da profeta a dittatore: adesso è in caduta libera

Beppe Grillo è un fenomeno appannato: ora anche i giornali di sinistra lo attaccano e nei sondaggi ha perso il 3%. Lui se la prende pure con il voto anticipato

Grillo da profeta a dittatore: adesso è in caduta libera

Roma - L'incanto è durato il tempo di una stagione. Un sogno di mezz'autunno. La discesa dall'Olimpo era iniziata già un mese fa. Con l'entrata in scena di un altro dio delle folle, più giovane e più sorridente: Matteo Renzi. Ma ora che Beppe Grillo ha usato la ghigliottina, eliminando i due dissidenti Favia e Salsi, Eolo lo ha scaricato. I venti non soffiano più alle sue spalle. Su Twitter e persino sul suo blog l'entusiasmo inizia a scemare, il giornale amico tentenna, a Modena, nel consueto sondaggio semestrale, il 91% degli elettori si schiera con il consigliere cacciato. A Parma il sindaco Federico Pizzarotti ammette di essere «sorpreso» dal comportamento di Grillo. Qualcosa è cambiato.

Sul Fatto quotidiano, che da tempo strizza l'occhio al Movimento, Antonello Caporale ieri ha demolito il profeta dei Cinque Stelle: «Beppe Grillo resta un comico, non un leader, nemmeno un capo. Un leader non è un poliziotto e la sua autorevolezza non si sostiene con le sanzioni. Ha creato un movimento non un carcere». La vignetta di Vauro, la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden del Masaccio con le sembianze dei due grillini epurati, aggiunge l'ironia del paragone con un Dio sterminatore. Su Repubblica, invece, Filippo Ceccarelli citava il parere medico del professor Pietro Barbetta, psichiatra ed esperto di isteria, che ha dedicato a Grillo e al grillismo una diagnosi dal titolo: «Isteria e narcisismo a cinque stelle», in cui parla di un «incantesimo totalitario» alla base del legame tra il comico e il suo movimento, paragonandolo a «un tiranno narcisista». Solo un narcicista è in grado di «ipnotizzare le masse».

Ma non sono solo l'intellighenzia simpatizzante, o i commentatori esterni, a ridimensionare il fenomeno Grillo. Ci sono i numeri, quelli degli ultimi sondaggi: secondo i dati resi noti dal Tg di La7 e dall'Istituto Piepoli, Grillo avrebbe perso il 3% delle intenzioni di voto, passando dal 18-19% al 15-16%. E ci sono i pareri della base. Su Facebook un gruppo di grillini dissidenti ha aperto il gruppo «Candidato mascherato» per segnalare le contraddizioni dei cinque stelle. Su Twitter ma soprattutto sul blog ufficiale, lo zoccolo duro è sempre con Beppe, tantopiù ora che servono le firme per la partecipazione alle elezioni. Ma sono tanti i non allineati: «Forza Salsi, non ti lasciare intimidire! - scrive Hugh Lemon - Sei stata grande e hai dimostrato di avere un grande coraggio. Se fonderai un nuovo Movimento in molti ti seguiranno». Christian M.: «Ve lo chiede uno dei tanti giovani che rischia di non avere un futuro: smettete di pendere dalle labbra di un leader (Beppe in questo caso), allontanate i dogmi dal vostro modo di pensare».

Grillo ieri è tornato alla carica sul blog per contestare la data delle elezioni e la difficoltà per le formazioni nuove di raccogliere le firme. «Il ministro Cancellieri ha detto che se c'è lo scioglimento anticipato delle urne c'è una norma che dice che le firme da presentare sono dimezzate». Vero, ammette, ma «solo se lo scioglimento delle Camere avviene entro il 29 dicembre».

In una decina di giorni, quindi, «il Parlamento dovrebbe riuscire a far approvare il ddl Stabilità, il decreto sullo sviluppo, risolvere la questione Ilva nonché attuare la norma sul pareggio di bilancio ed esprimere un parere sull'inutile ddl corruzione». Insomma, Grillo andrà in piazza comunque per i Firma days.

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