Continua la rubrica "Il giornalista del giorno" sul blog di Beppe Grillo. Dopo Maria Novella Oppo e Francesco Merlo, in quella che ha tutta l'aria di una lista di proscrizione è apparso pure Pierluigi Battista, firma storica del Corriere della Sera.
Il reato? Aver criticato il finanziamento pubblico ai partiti in un "lungo articolo" in cui - a detta del M5S - "è riuscito a superarsi". "Battista ha il furore di un Savonarola: Tutti sapevano che la sostituzione della parola finanziamenti con la parola rimborsi era solo un imbroglio lessicale, una furbata per accaparrarsi quelle imponenti risorse pubbliche che gli italiani avevano plebiscitariamente scelto di non voler destinare ai partiti", si legge nel post, "Battista non ha riportato (non sapeva? non voleva? non poteva?) che l’unica forza politica che ha rinunciato ai rimborsi (per 42 milioni di euro) è stato il M5S.
Anzi, per il Battista, il M5S è l’ultimo arrivato, ma anch’esso famelico, un soggetto che provoca ormai ribrezzo: il disgusto che l’opinione pubblica prova nei confronti dei partiti arraffoni. Compresi, come si è visto in Emilia Romagna, i nuovi arrivati (uno fuori dal M5S dal 2012, ndr), anch’essi famelici, del Movimento 5 Stelle".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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