Roma - In effetti, a pensarci bene, lo spunto era perfetto. E in qualche modo originale. L’autogrill come un microcosmo. Un mondo dove se ne vedono di tutti i colori e dove tutto può accadere. Proprio come Area Paradiso , il film realizzato da Colorado Film con cui Diego Abatantuono ha esordito alla regia (insieme ad Armando Trivellini), che Canale 5 manderà in onda domani in prima serata. Un progetto pronto da tempo che, vista la crisi, è ancora più attuale perché sull’autogrill, popolato da peculiari personaggi - interpretati da alcuni beniamini del pubblico come lo stesso Abatantuono ma anche Ale e Franz, Ricky Memphis - incombe un grave pericolo. La multinazionale che lo gestisce, per colpa delle difficoltà economiche, ha comunicato il rischio di un’imminente chiusura perché su quella tratta esiste un’altra struttura troppo vicina. Le due aree di servizio, vecchiotte e poco redditizie, non possono rimanere aperte insieme. Ce la farà solo chi dei due dimostrerà di produrre più fatturato e qualità dei servizi. «È una lotta per la sopravvivenza lavorativa, mi ricorda qualcosa» dice Franz - al secolo Francesco Villa - dal camerino dell’Arcimboldi di Milano poco prima di andare in scena per Zelig con lo strepitoso sketch dei due incorreggibili gangster insieme al fido compagno Ale (Alessandro Besentini).
La crisi può far rima con comicità?
Ale: «Mi accorgo che il livello del sorriso da medio-alto sta diventando medio-basso. Questa crisi è una faccenda davvero preoccupante e non solo per i giovani. Tanto che vedo sempre più il pubblico a teatro cercare di distrarsi e di lasciarsi andare completamente nelle nostre mani».
Franz: «La situazione è molto più critica di prima perché Monti non maschera le difficoltà del paese. Bisogna fare tanti sacrifici, non c’è alternativa».
In due parole il vostro personaggio.
Ale: «Il mio ha un nome strambo, Saman, perché i genitori aspettavano una femmina. È un tipo un po’ borderline,un benzinaio senza peli sulla lingua che crea imbarazzi ai vari personaggi».
Franz: «Io sono Poldo. Sarei il direttore dell’autogrill ma non sono credibile perché ho un passato da giocatore d’azzardo, sono pieno di debiti. E così ho un sacco di problemi con mia moglie».
Avevate mai pensato a un autogrill in questi termini?
Franz: «Quello che dice Diego Abatantuono si accorda perfettamente: Area Paradiso è un road movie all’incontrario. L’autogrill sta fermo, tutto il mondo passa da lì e così si può viaggiare restando fermi».
Ale: «Viaggiando ne abbiamo visti veramente tanti e abbiamo una nostra personale classifica. In effetti il bello sono i tanti caratteri che lì coesistono, s’incrociano».
C’è stata improvvisazione? Avete preso spunti dalla realtà?
Franz: «Abbiamo improvvisato molto ma poi tutto è stato ridimensionato, tanto che credo che con le parti tagliate si sarebbe potuto realizzare un altro film».
Ale: «Qualche nostro spunto in sceneggiatura siamo riusciti a inserirlo».
Lo sapete che il vostro film andrà in onda nella serata della Via Crucis ?
Franz: «Sicuramente è un momento particolare e importante. Quello che posso dire però, da cattolico e credente, è che io la Via Crucis la farò di pomeriggio perché nella giornata ci sono tanti spazi di preghiera. Poi la sera vedrò la nostra commedia che, ci tengo a sottolinearlo, non ha una parolaccia, un doppio senso, è ideale per le famiglie».
Ale: «In realtà aspettavamo da un anno la messa in onda. Ma non temo un evento importante come la Via Crucis.C’è spazio per tutti».
Ora siete molto impegnati in tv. I vostri fan però vi aspettano anche al cinema dopo il successo di Mi fido di te.
Franz: «Stiamo scrivendo dei soggetti e aspettiamo di poterne realizzare uno ma il momento non è facile».
Ale: «Intanto prima della fine dell’anno ci vedrete ne Il peggior Natale della mia vita con Fabio De Luigi. Perché il cinema è il nostro sfogo più naturale».
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