Angelino molla il centro: vuol tornare con Forza Italia

Angelino molla il centro: vuol tornare con Forza Italia

Roma«Noi correremo alle prossime politiche con il centrodestra perché diciamo basta alla melassa centrista. Vogliamo far vincere il centrodestra per far uscire il Paese dalla crisi. Abbiamo restituito ottimismo alla nostra coalizione».
Delimita il campo da gioco, dice addio a qualunque sogno o illusione centrista e prova a dettare le sue condizioni, Angelino Alfano. Piantando i paletti per potersi presentare insieme in coalizione. «Ncd è semplicemente decisivo per la vittoria. Forza Italia da sola non può ritenere, col 20% dei voti, di mangiare tutti gli altri partiti» scandisce il leader di Ncd in una conferenza stampa. Per creare le condizioni per una alleanza serve innanzitutto «un nuovo centrodestra, un nuovo programma e primarie di coalizione per la scelta della leadership. Non rifaremo il vecchio centrodestra, altrimenti entreremmo in contraddizione con quello che è il nostro nome».
Il punto è sempre quello della selezione del candidato premier, da realizzare attraverso il coinvolgimento degli elettori. «Nuovo Centrodestra vuole dire anche innovare i metodi con l'introduzione delle primarie per l'individuazione della leadership, con un'indicazione chiara da parte dei militanti», continua Alfano. Una risposta data alla domanda sul proposito manifestato da Pier Ferdinando Casini di un ritorno alla base, riaprendo il dialogo con Berlusconi e lo stesso Alfano. Il vicepremier e ministro dell'Interno definisce il Nuovo Centrodestra «il principale partito del centrodestra del futuro», con un'area di consenso «molto ampia» tra gli elettori che non votano il centrosinistra e non vogliono votare Forza Italia. «Nella nuova coalizione di centrodestra ci sarà più democrazia» aggiunge Alfano, che apre all'idea di una grande coalizione delle forze conservatrici e liberali a patto che ci siano «metodi nuovi». Alfano, infine, conferma l'appoggio di Ncd al governo Letta e annuncia che l'assemblea costituente del partito si svolgerà a marzo.
«Un partito come Fi, che oggi ha il 20% dei consensi pensava di mangiarsi tutti gli altri con la legge elettorale. Noi lo abbiamo impedito e diamo atto a Renzi e al Pd di aver impedito che il bipartitismo fosse imposto a tutti gli italiani che non ne vogliono sapere nulla, essendo di centrodestra, di votare Fi. Tanti italiani sono stanchi di votare il vecchio centrodestra».
Il giudizio sulla legge elettorale è l'occasione per sottolineare la soddisfazione di Ncd per il testo e la sua evoluzione rispetto alle prime formulazioni. «Rappresenta un vero successo per l'Ncd. Perché c'era qualcuno che aveva pensato di ridurre la complessità italiana a soli due partiti. Oggi la gara è tra due coalizioni e noi staremo nel centrodestra. Noi ci rivolgiamo a Fi affinché tolga il veto e non imponga la lista bloccata, facendo scegliere i deputati direttamente dagli elettori». Ma in ogni caso bisogna accelerare perché «l'Italia non può aspettare che venga approvata la legge elettorale per vedere provvedimenti sull'occupazione, sulle tasse o per la famiglia».
Dalle parti di Forza Italia le parole di Alfano suscitano perplessità che sfocia in vera e propria freddezza. Perlomeno nella replica di Raffaele Fitto. «Io non ho nulla contro Alfano», ma lui e il nuovo centrodestra hanno dato «una grave pugnalata» a Berlusconi, dice il capo dei lealisti di Forza Italia, a L'Intervista di Maria Latella su SkyTg24.

«Possiamo anche immaginare di ritrovarci, ma vedo difficile un percorso in cui si sta al governo con la sinistra facendo la stampella della sinistra e poi dopo un anno si torna con il centrodestra. Se c'è un ravvedimento operoso deve esserci prima, altrimenti sarebbe paradossale, come avere la botte piena e la moglie ubriaca».

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