Appello ai pm: "In Sicilia la sinistra trucca il voto"

Il leader Mpa: cambi di casacca anomali nella regione chiave per il Senato

Appello ai pm: "In Sicilia la sinistra trucca il voto"

«Le possibilità di vittoria del Pdl in Sicilia sono concrete. Il rischio è il mercato delle vacche che vergognosamente la sinistra sta attuando, attraverso la lista di Crocetta, nel tentativo di falsare il risultato del voto. I cittadini vanno messi in guardia, quello che sta accadendo è vergognoso».
Il leader del Mpa Raffaele Lombardo, capolista al Senato in Sicilia, alleato del Pdl, fa mea culpa. E dopo essere stato il governatore del ribaltone, l'uomo che, eletto nel 2008 con una maggioranza bulgara di centrodestra, ha rimescolato le carte stringendo un'alleanza con la sinistra, ora diventa il grande accusatore degli ex «compagni» che, a suo dire, pur di vincere in una Regione chiave, avrebbero avviato una colossale campagna acquisti. Una transumanza sospetta «benedetta» da Bersani, mentre la lista di Crocetta rigetta le accuse e parla di diffamazione.
Onorevole Lombardo, i passaggi da un partito all'altro non sono certo una novità. Perché questa denuncia?
«Dall'area legata al governatore Crocetta è partita una caccia all'uomo indecente e a mio giudizio illegale. Stiamo raccogliendo tutti gli elementi e presenteremo esposti in tutte le Procure. Credo che sia la più vergognosa trasmigrazione di parlamentari che si sia mai vista in Italia, dieci deputati regionali su 90, un'enormità. Su scala nazionale è come se 60 deputati e 30 senatori avessero deciso di cambiare casacca alla vigilia del voto. Mi sembra abbastanza per sospettare, non crede? Io alla folgorazione sulla via di Damasco di gente che è nata e cresciuta nel centrodestra non credo. Credo invece che stiano cercando di “corrompere”, lo dico fra virgolette, la gente con promesse che poi non potranno essere mantenute».
A guidare la lista di Crocetta, è l'onorevole Giuseppe Lumia, uno dei grandi sponsor del suo governo con la sinistra...
«Lumia che è stato l'ideatore di quell'alleanza per le riforme, adesso mi attacca senza vergogna e fa il manovratore. In campo ci sono dei “cacciatori di teste” in cerca di politici cui far cambiare casacca. Alla Regione c'è un clima da purghe staliniane. Colpisci uno per educarne cento, questa è la loro politica. Sono stati cacciati manager di altissimo livello mentre altri, di fiducia del governatore, sono rimasti al loro posto. È stata fatta la deportazione dei dirigenti. C'è un clima di terrore».
Lei con questa sinistra ha governato...
«Riconosco che ho sbagliato a fidarmi, per tratti non brevi del mio percorso amministrativo, di una sinistra che non solo usa e getta, ma che usa e uccide. Mpa non è né di destra né di sinistra, ma con una sinistra che con cinismo tende ad annullare l'alleato non si può più neanche tentare di dialogare. E comunque, tra me e Berlusconi, non si è mai interrotto il rapporto personale di lealtà».
Berlusconi è il leader, ma in caso di vittoria il Cavaliere ha detto che il premier sarà Alfano. Problemi?
«Quella del presidente è un'impostazione che non posso non rispettare. Rispettiamo il Pdl e sarebbe da folli sganciarci da una alleanza che ci consente di mantenere in vita questa nostra esperienza autonomista».
A proposito, come la mettiamo con la proposta della Lega, fatta propria dal Pdl nel programma, di lasciare al Nord il 75% delle tasse?
«Nessun problema, purché in cambio si lasci alla Sicilia il 75% delle accise petrolifere, si vada a una fiscalità zero per chi investe al Sud, e si facciano le necessarie infrastrutture».
Due mesi fa alle Regionali, senza Mpa e Miccichè, il Pdl ha perso.

Si può ribaltare quel risultato?
«Possiamo vincere. E comunque, non dimentichiamolo, Crocetta ha vinto col 30% del 43% dei voti validi. Stavolta credo che diminuirà anche l'astensionismo. La gente sa che la partita è davvero importante».

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