Gli odiatori hanno popolato il web durante le ore di ansia per la salute di Giorgio Napolitano. Quando l’ex presidente della Repubblica si è aggravato, sono spuntati i soliti commenti che nulla hanno apportato al dialogo politico e alla ricostruzione dei fatti su una figura chiave della nostra storia recente. E la politica tutta, senza distinguo, ha manifestato il proprio disappunto. Tra i primi in ordine temporale a chiedere provvedimenti immediati, va citato Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati. «In queste ore così delicate e critiche per il presidente emerito Giorgio Napolitano, haters e miserabili sciacalli da tastiera stanno scrivendo frasi offensive e volgari, indegne ed irrispettose sia nei confronti dell’uomo, sia nei confronti delle istituzioni», ha dichiarato l’esponente di centrodestra. L’invito è teso al rintracciare ogni responsabile, ogni hater. E a far sì che la Polizia postale, a cui sono giunti ringraziamenti da più parti, intervenisse (cosa che è puntualmente avvenuta).
Le manifestazioni di odio sono state molte. C’è chi si è auspicato «una pronta morte, anche se tardiva». E chi è arrivato a postare sui social quanto segue: «Quando la cariatide in decomposizione Napolitano decide di andare a trovare il Che, Mao, Stalin e altri simpatici amichetti all'inferno». Il tutto a volte condito da intenzioni di festeggiamenti, con tanto di bottiglie in frigo dichiarate. Di quelle pronte per essere stappate al fine di festeggiare l’eventuale decesso dell’ex inquilino del Quirinale. E ancora c’è chi ha scritto: «L'unica soddisfazione che ci è rimasta è sedersi sulla riva del fiume e aspettare che passino uno ad uno». E ancora: «Con molti anni di ritardo e molti di condizionamento della politica italiana, forse, ma solo forse, muore Napolitano». Alcuni utenti hanno anche condito le loro considerazioni, per così dire, con fotografie di altri personaggi pubblici di cui aspetterebbero la morte imminente.
Alfredo Antoniozzi, parlamentare di Fdi, si è espresso con chiarezza, augurando «con tutto il cuore al presidente Napolitano di superare questo momento critico», e facendo presente che «un conto è l’esercizio assolutamente libero e sacrosanto della critica un altro il dileggio, la mancanza di rispetto verso un uomo di 98 anni e la sua sofferenza». Ma gli odiatori, nonostante gli appelli giunti da personalità politiche, hanno continuato imperterriti.
Com’era naturale che fosse, pure il centrosinistra si è fatto sentire, per condannare senza se e senza ma gli odiatori online. «Gli attacchi contro il presidente Napolitano, che sta affrontando un momento delicato della sua salute, sono indegni e vergognosi.
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