Politica

Bagnasco in campo per Monti: "Riconoscimento comune"

Nuovo assist di Bagnasco al premier: "Sulla onestà e capacità di Monti c'è un riconoscimento comune". Riprende vigore la possibilità di un impegno diretto del mondo cattolico

Il cardinale Angelo Bagnasco a Roma
Il cardinale Angelo Bagnasco a Roma

Il Vaticano si è schierato apertamente. Se l'editoriale pubblicato ieri dall'Osservatore Romano avesse lasciato ancora qualche dubbio, oggi il presidente della Cei Angelo Bagnasco ha rinnovato il proprio favore nei confronti di Mario Monti. "Sulla onestà e capacità di Monti penso che ci sia un riconoscimento comune - ha spiegato - ognuno può avere opinioni diverse, ma credo che su questo piano, sia in Italia sia all’Estero, ci siano stati riconoscimenti". Insomma, dopo che in Finanziaria i tecnici hanno favorito (economicamente) ambienti vicini allo stesso Bagnasco, ecco che la Santa Sede restituisce il favore appoggiando il Professore nalla corsa a Palazzo Chigi.

In uun incontro in Comune con il sindaco di Genova Marco Doria, il presidente della Cei ha colto l'occasione per tornare sull'argomento elezioni. "Sulla necessità di una politica nobile, penso che tutti siamo più che d’accordo", ha spiegato Bagnasco auspicando che "chiunque è nella politica, soprattutto nelle prossime elezioni faccia una politica alta per il bene del Paese". "Di questo c’è bisogno per la gente", ha continuato il cardinale che, commentando l’editoriale dell’Osservatore Romano, non ha voluto entrare nel merito dei casi particolari dal momento che ciascun elettore è chiamato a fare le proprie considerazioni e valutazioni. L’endorsement del Vaticano, però, ridà respiro alla possibilità di un impegno diretto in politica di un’ampia fetta del mondo cattolico che fino ad ora era rimasta alla finestra. Con quei cattolici favorevoli all’agenda Monti ma distanti dalle forze politiche che fino ad oggi si sono adoperate per evitare che l’esperienza del prof rimanesse una parentesi nella politica italiana. In questa direzione va, infatti, la possibilità di formare una vera e propria lista di cattolici che potrebbe correre a fianco di quelle di Luca Cordero di Montezemolo e Andrea Riccardi, da una parte, e di Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini, dall'altra.

Il nodo, assicurano in ambienti cattolici, verrà sciolto nel giro di due o tre giorni: e la decisione verrà annunciata il 10 gennaio quando tornerà a riunirsi il cosiddetto Forum di Todi. L’appuntamento che vedrà insieme oltre alle sette organizzazioni del Forum delle associazioni cattoliche, dalla Cisl alla Coldiretti, anche i movimenti religiosi come Azione Cattolica, i Focolarini, i Neocatecumenali e alle tre associazioni riconosciute dalla Cei (Scienza e Vita, il Forum delle famiglie e Retinopera). "Io spero di portarli tutti a schierarsi per l’Agenda Monti", ha commentato ieri il presidente del Movimento Cristiano lavoratori Carlo Costalli ricordando come molte di queste organizzazioni fossero rimaste in disparte dopo la "fuga in avanti" operata con la nascita del movimento "Verso la Terza Repubblica".

Ora l’obiettivo è riportare tutti in campo e recuperare personalità che arrivano dal Pdl, come il ciellino Mario Mauro, l’ex ministro Frattini o l’ex sottosegretario alla Salute Eugenia Roccella.

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