Il governo fa marcia indietro? Niente affatto. Si riserva di decidere più in là. Non ci sarà, infatti, alcun aumento immediato sulle accise di carburante che potrebbe, invece, scattare "eventualmente ed esclusivamente ad esaurimento della capienza prevista dal Bilancio". La precisazione arriva da Palazzo Chigi che chiarisce la disposizione contenuta nel ddl di riforma della Protezione civile esaminato ieri in Consiglio dei ministri e che ha fatto scatenare violente proteste contro l'esecutivo stesso.
In seguito alle polemiche legate agli aumenti immediati sulle accise di carburante, la presidenza del Consiglio si è affrettata a precisare che "l'aumento delle accise contenuto nella riforma della Protezione Civile scatterà eventualmente ed esclusivamente ad esaurimento della capienza prevista dal Bilancio". In una nota pubblicata oggi pomeriggio, Palazzo Chigi ha quindi fatto presente che "l’imposizione dell’accisa da parte delle Regioni è rimessa, in conformità all’orientamento espresso dalla Corte Costituzionale, alla facoltà e - non più all’obbligo - delle stesse".
La presidenza del Consiglio ha, poi, aggiunto che rispetto al precedente sistema è previsto che "la legge di Stabilità debba prevedere una dotazione finanziaria specificamente destinata" alla Protezione Civile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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