Elezioni Politiche 2013

Berlusconi: "Sanremo andava spostato"

All'Ariston va in scena il "Festival dell'Unità": tra gli ospiti fioccano solo anti-Cav. Berlusconi: "Insieme alla par condicio, Sanremo rende impossibile comunicare"

Fabio Fazio e Luciana Litizzetto
Fabio Fazio e Luciana Litizzetto

È ancora polemica sul Festival di Sanremo, che andrà in onda solo una settimana prima delle elezioni politiche con un cast degno della migliore festa dell'Unità. Neri Marcorè, Serena Dandini, Claudio Bisio, Nicola Piovani, forse persino Maurizio Crozza: gli ospiti dell'Ariston sono tutti anti-Cav.

Al punto che anche Silvio Berlusconi, da sempre detrattore della par condicio, avrebbe preferito che fosse rimandato. "Il Festival di Sanremo si aggiunge alla par condicio e complica la possibilità di comunicare", ha detto il Cavaliere alla webtv de ilMessaggero, "andava assolutamente spostato ed è incomprensibile la decisione della Rai, tanto più che ci stiamo giocando il nostro futuro con le prossime elezioni". La posizione del Cavaliere non è certo dettata dalla paura, come rinfacciato nelle ultime ore da numerosi esponenti del centrosinistra. Ai microfoni di Leader, infatti, Berlusconi ha assicurato di non essere per nulla intimorito dal momento che la reazione a un Sanremo marcatamente di sinistra avrà l'effetto contrario di "premiare il centrodestra".

"Sanremo attirando a sé tutto lo share televisivo con ascolti fantastici va spostato - ha concludo l'ex presidente del Consiglio - gli interventi dei politici in concorrenza con Sanremo avranno pochissimo ascolto".

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