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Berlusconi: "Continuiamo a sostenere il patto con Renzi"

Silvio Berlusconi al telefono durante un convegno di Forza Italia rassicura sulle sue condizioni: "Lunedì o martedì potrò deambulare". E lancia la campagna elettorale: "Siamo al 21,6%. È un miracolo considerando che Renzi è in tv dalle 4 alle 5 ore al giorno"

Berlusconi: "Continuiamo a sostenere il patto con Renzi"

"Le mie ginocchia pagano il mio passato da centometrista". Non perde il suo proverbiale umorismo Silvio Berlusconi, dimesso oggi dal San Raffaele per un problema a un ginocchio. "Spero lunedi o martedi di poter tornare a deambulare", ha aggiunto il leader di Forza Italia in una telefonata al partito riunito a Milano per lanciare la campagna elettorale per le Europee.

"Questa mattina ho letto i giornali che ci danno al 20%. questo non è vero. Ho visto questa mattina un sondaggio di Euromedia che ci da al 21,6%", ha detto per caricare i suoi. Un "miracolo", ha spiegato, visto che Renzi "è in tv 4 o 5 ore la giorno", mentre Berlusconi è rimasto lontano dalle telecamere da oltre un anno per le vicende giudiziarie. L'obiettivo di Forza Italia resta quindi quello di "trasformare la maggioranza dei moderati in una consapevole maggioranza politica organizzata che deve riguardare il nostro futuro". Ma, promette Berlusconi, "dalla prossima settimana potremo mettere fine all’impossibilità del leader del centrodestra di parlare con gli italiani e potremo finalmente confrontarci con la voce del primo ministro e, come successo nel 2013, raddoppiare i nostri voti di partenza".

Oltre che di elezioni, l'ex premier ha parlato anche della crisi economica e della situazione dell'Italia: "Avevo spiegato a Juncker che una nazione non si giudica dai debiti ma dal confronto tra i debiti e l'attivo", ha detto, "L'Italia ha 2 di passivo e 8.5 di attivo: con questo confronto ho dimostrato che l'economia italiana è la seconda più solida d'Europa dopo la Germania". Sull'Europa ha aggiunto: "Il punto non è euro sì o euro no. Il punto è che dobbiamo rinegoziare tutti i trattati europei firmati in ginocchio davanti alla Germania, a partire dal fiscal compact".

Parlando poi di riforme e degli accordi con Matteo Renzi ha precisato: "Noi non siamo per le riforme solo per consentire al terzo governo non scelto dagli italiani di mettersi la medaglia prima delle europee. E siamo contrari a riforme come quella delle Province che fanno danni al Paese per i prossimi decenni". E poi attacca: "Questo governo dovrebbe cominciare anche a mantenere le promesse a partire da una su cui si è molto speso che è quella dei pagamenti delle pubbliche amministrazioni, che invece non sono stati ancora saldati. Ci sono molte aziende che hanno chiuso non perché hanno debiti ma perché hanno crediti non pagati dalle pubbliche amministrazioni".

È importante poi per l'ex premier fare una buona riforma di Palazzo Madama. "O tanto vale chiudere il Senato del tutto", ha spiegato, sottolineando come il disegno di legge presentato dal governo Renzi è "assolutamente inaccettabile e indigeribile". E sulla giustizia ha aggiunto: "Siamo soggetti a una vera dittatura giudiziaria. Dobbiamo reagire". Una posizione che tuttavia, come ha precisato uan nota di Forza Italia, non è una chiusura al cammino di riforme iniziato con il patto del Nazareno: "Forza Italia resta una convinta sostenitrice della necessità di riformare il Senato, a partire da quanto stabilito nel cosiddetto patto del Nazareno, la fine del bicameralismo, la fine degli indennizzi dei componenti di quella Camera. FI è pronta a discutere ogni dettaglio". "Le critiche rivolte dal Presidente Silvio Berlusconi alla legge di riforma del Senato - prosegue la nota - si riferiscono alla composizione dello stesso così come ipotizzato nel disegno di legge approvato dal governo martedì scorso. Forza Italia resta una convinta sostenitrice della necessità di riformare il Senato, a partire da quanto stabilito nel cosiddetto patto del Nazareno, ovvero la fine del bicameralismo, la fine degli indennizzi dei omponenti di quella camera, in modo da non gravare sulle tasche dei cittadini, la designazione degli stessi in modo equo e rappresentativo delle realtà territoriali. Su queste basi Forza Italia è pronta a discutere ogni dettaglio per modificare e rendere più efficiente il Parlamento

538em;">della Repubblica".

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