Politica

Bersani: "Non ho un piano B". E non chiude al centrodestra

Dopo le consultazioni il leader del Pd ribadisce: "Noi prima forza". E non chiude al centrodestra

Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani al Quirinale
Il segretario del Partito Democratico Pier Luigi Bersani al Quirinale

Al termine delle consultazioni con il Presidente della Repubblica, Pierluigi Bersani riferisce alla stampa la posizione del Partito Democratico. Il leader della coalizione del centrosinistra ribadisce di guidare "la prima forza di questo Paese, checché qualcuno dica" e auspica "un governo che vuol far partire la legislatura" e "deve dare segno netto che le cose possono cambiare".

"Siamo al servizio del cambiamento", spiega Bersani, che si affida alle decisioni di Napolitano, alla "sua saggezza" per trovare una soluzione alla problematica della formazione di un nuovo esecutivo. Il Pd chiede responsabilità alle forze parlamentari e ammette: "Non ho piani b ma non ho neanche un piano a. Ho portato la nostra riflessione e poi rispetto il ruolo del presidente della Repubblica per dire come uscire da soluzione difficile. Non abbiamo avanzato subordinante se stiamo alla politica, questo è uno ragionamento per l’avvio legislatura".

"Ci sono punti che la destra ha impedito in questi anni e immagino che sarebbe una singolare via di Damasco...". "Ognuno ha i suoi punti", dice Bersani, ma per la prima volta non sembra chiudere alla possibilità di un'alleanza con il centrodestra. Lo stop sembra più chiaro nei confronti dei grillini. "Ognuno ha i suoi punti - conclude -.

Noi i nostri che mandiamo avanti e non sono la rincorsa di nessuno".

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