Dai servizi sociali alla Polizia Municipale ed alle tv. In mezzo, il caso del bimbo conteso di Cittadella, portato via dall'aula con la forza. La memoria torna al 10 ottobre del 2012: agenti in borghese della Questura di Padova entrano nella scuola media di Cittadella per eseguire una sentenza della Corte d'Appello di Venezia e prelevare un bambino di 10 anni che i giudici hanno affidato al padre. Per vincere l'opposizione del fanciullo in lacrime e di alcuni familiari della madre, lo portano via di peso. Immagini che faranno poi il giro del mondo. All'organizzazione di quel blitz partecipò anche Lorenzo Panizzolo, all'epoca capo del settore dei servizi sociali al Comune di Padova. «Abbiamo agito su ordine del giudice. L'azione nella scuola è arrivata alla fine di mesi di colloqui con la madre», disse fiero in più d'un'intervista. Adesso, per Panizzolo è arrivata la promozione: sarà comandante della Polizia Locale di Padova, anche se lui non ha neppure l'abilitazione all'uso delle armi. Poco male: secondo il decreto firmato dal sindaco Flavio Zanonato, avrà sei mesi per mettersi in regola. E in virtù del suo curriculum, e forse pure delle apparizioni televisive successive all'operazione-Cittadella, Panizzolo sarà anche il portavoce dell'amministrazione in tv.
Evidentemente le burocratiche considerazioni che il funzionario recitò in tv quando fu chiamato a giustificare il cruento blitz a scuola, suonano convincenti per l'amministrazione di Padova. Ma non tutta: la Lega protesta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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