"Blocchiamo tutto". Ora i pro-Palestina minacciano anche la cultura

Con la partenza del Salone del Libro, ora gli antagonisti e i collettivi minacciano anche la cultura in nome della Palestina: nuova manifestazione l'11 maggio

"Blocchiamo tutto". Ora i pro-Palestina minacciano anche la cultura
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Sabato 11 maggio si prevede una giornata complicata a Torino, dove da oggi è in corso il Salone del Libro. Il centro sociale Askatasuna, insieme al Collettivo Universitario Autonomo - Cua e a una serie di sigle di collettivi pro-Palestina sono pronti a bloccare l'evento. Al grido di "blocchiamo tutto" hanno annunciato un raduno alle ore 15 presso l'ingresso della metro Lingotto, da cui poi si accede al salone. Prevedibile, a parte la minaccia dei soliti, uno stringente servizio d'ordine da parte della Polizia di Stato ma è altrettanto prevedibile che, non trovando varchi per l'ingresso e non avendo possibilità di ingresso, potrebbero causare disordini cercando di forzare i cordoni di sicurezza, come accade purtroppo sempre più spesso.

Nel loro proclama, i manifestanti puntano tutto sulla presenza in loco di giornalisti ed esponenti della cultura e dei media, con la speranza di puntare all'obiettivo grosso e avere così la massima visibilità per la loro causa. "In un luogo del sapere come il Salone del Libro dove saranno presenti tantissimi che lavorano nell'ambito dell'informazione, giornalisti e intellettuali, vogliamo: testimoniare e denunciare la morte di tutta la conoscenza e del rispetto del diritto internazionale. Denunciare la narrazione italiana/occidentale sottomessa alla propaganda israeliana. Denunciare la posizione attiva del governo italiano in questo genocidio, l'unico che ancora non si è espresso sull'invasione di Rafah e su una definitiva e ufficiale cessazione della fornitura di armi a Israele, già applicata da Germania e Stati Uniti", scrivono nel loro proclama.

È evidente che i pro-Palestina, che stanno gradualmente alzando la voce in tutto il mondo, vorrebbero la morte della democrazia Occidentale in nome di una società a senso unico, in cui l'unico pensiero accettato è il loro. Una società in cui esiste una sola verità, la loro, e nessuno può essere autorizzato a contraddirla. Un mondo preda del caos e del disordine, in cui possano muoversi impunemente senza che ci sia alcuna gestione della sicurezza, da parte delle forze dell'ordine.

Il tentativo di assalto al Salone del Libro che verrà effettuato sabato non sarà che l'ultima manifestazione di gruppi di minoranza che stanno mettendo in scacco le università e le città. Nelle università italiane, intanto, si sta seguendo la scia dei campus americani con le "acampade", finora sotto controllo.

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