I contrasti tra la Lega e il Pdl non sembrano vicini a una risoluzione. Ieri le parole di Alfano sembravano indicare al Carroccio la strada di una possibile riconciliazione, "per non lasciare il Nord alla sinistra", un percorso simile a quello di Pd e Idv, uniti a livello locale senza doverlo essere per forza anche sul piano nazionale.
A sole ventiquattr'ore di distanza arriva però un commento di Umberto Bossi, che sembra andare nella direzione opposta. "Berlusconi mi fa pena - taglia corto il senatùr - va a votare il contrario di quello che faceva. Per questo non è possibile fare un accordo per le Amministrative".
Il leader della Lega se la prende anche con il premier Mario Monti, che accusa di non stare dalla parte dei cittadini: "È un dramma - spiega - Monti risponde solo alle richieste dell'Europa e delle banche". È stufo dell'atteggiamento dell'esecutivo dunque, stufo "del centralismo romano", che sia quello montiano o quello dei "vecchi socialisti o la sinistra". Motivi sufficienti per non rinunciare alla vecchia idea della secessione: "Faremo la Padania a tutti i costi. Costi quel che costi".
Bossi chiude anche sulla vicenda Tosi, bocciando il tentativo del sindaco veronese di correre da solo, con una lista personale: "Se la fa si mette fuori
automaticamente dalla Lega", commenta il senatùr, a margine del congresso del partito. "Io non è che gli voglio male, ma se si mette a dire cose contrarie al programma della Lega - conclude - non va bene".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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