Politica

Il cardinale entra, i grillini se ne vanno

I consiglieri stellati abbandonano l'aula durante l'intervento dell'arcivescovo di Milano. Poi il chiarimento e le spiegazioni con il porporato

Il cardinale entra, i grillini se ne vanno

L'ennesima provocazione dei grillini. I consiglieri regionali M5S della Lombardia sembrano voler emulare i loro colleghi romani, e hanno abbandonato l'assemblea regionale all'ingresso del cardinale Angelo Scola, giunto al Pirellone questa mattina per il convegno "Un nuovo umanesimo: il futuro della Lombardia". Come avevano annunciato sin da ieri, i pentastellati lombardi sono usciti dalla sala del Consiglio durante l'intervento del cardinale arcivescovo di Milano. A differenza dei compagni di partito che siedono in Parlamento, i nove consiglieri regionali grillini hanno messo in scena una protesta silenziosa, "limitandosi" a indossare un bavaglio bianco in segno di dissenso con la presenza del porporato. A essere criticata era stata la scelta di non consentire un loro intervento di protesta contro la decisione di ospitare il cardinale in una sede laica. In altre parole, contro la possibilità che la guida di una delle diocesi più grandi del mondo si esprima anche fuori dalle chiese.

L'arcivescovo, che ha tenuto il proprio intervento dai banchi della presidenza, ha parlato delle potenzialità rappresentate dall'immigrazione, come anche della contraddizione tra apertura al business internazionale e le perplessità con cui talvolta l'arrivo dei migranti viene accolto da una parte dei cittadini. Il cardinale ha definito il suo intervento un gesto di "amicizia civica" tra le istituzioni, e ha tenuto a ringraziare Regione Lombardia per l'invito ricevuto: "La mia presenza in questa prestigiosa sede - ha proseguito - mi rende ben consapevole dei limiti oggettivi del mio intervento. Esso vuol essere solo un contributo del rappresentante di una istituzione con rilevanza pubblica, la Chiesa. Un apporto teso a trasmettere il tesoro di ideali, legami, conoscenze, risorse che i nostri progenitori ci hanno consegnato." Il presidente della Lombardia Roberto Maroni, che è intervenuto prima del cardinal Scola, ha rivendicato il lavoro della propria giunta a favore degli emarginati: "Chi governa deve preoccuparsi di tutelare l'uomo con tutti gli strumenti che possiede: questo è il principio da cui, credo, debba partire il nostro governo del territorio. Cominciando dagli aspetti di maggiore fragilità: gli anziani, i malati, i non autosufficienti e le loro famiglie." A nome delle opposizioni è intervenuto Umberto Ambrosoli, che ha espresso parole di grande apprezzamento per il discorso di Scola.

Al termine dell'incontro i consiglieri grillini hanno comunque voluto incontrare il cardinale, a cui hanno spiegato le motivazioni del proprio gesto: "Gli abbiamo detto che lo abbiamo ascoltato dal nostro ufficio, perchè noi non siamo contro la Chiesa e contro nessuna religione - ha spiegato ai giornalisti la portavoce Paola Macchi -. Rispettiamo il cardinale, ma ci teniamo a salvaguardare luoghi come questo in uno Stato laico".

Il cardinale, ha spiegato la Macchi, ha ringraziato personalmente gli esponenti Cinque Stelle apprezzandone la volontà di dialogo pur tra posizioni differenti.

Commenti