«La casa? Non ci vivo ma nessuno la vuole»

«La casa? Non ci vivo ma nessuno la vuole»

«Non abito più lì, sto provando a venderla ma chi si avvicina e capisce di che casa si tratta e scappa via». In due ore fitte di domande l'ex ministro di Forza Italia, Claudio Scajola, ha ricostruito la vicenda che nel 2010 gli costò il posto da ministro dello Sviluppo economico. L'ex esponente di Fi ha ammesso che quell'appartamento - al centro di una vicenda giudiziaria che lo vede imputato di finanziamento illecito ad un singolo parlamentare - è stato messo sul mercato, ma che «non riesce a venderlo». È stato un interrogatorio in cui l'ex ministro non ha nascosto che se fosse «stato a conoscenza di ogni passaggio di questa vicenda non sarei qua oggi. Se fossi stato un farabutto mi sarei comportato in modo diverso».

Ma ha anche aggiunto che «nei confronti di Balducci ed Anemone avevo riconoscenza perché, mi avevano aiutato a risolvere un problema». Il problema risolto è la casa nel cuore di Roma per la quale Scajola ha speso 700mila euro, ma che secondo la Procura sarebbe stata pagata un milione in più.

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