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Il caso Il doppiopesismo delle toghe

RomaFacciamo un piccolo gioco. Quello di mettere a confronto due ricorsi in Cassazione e ricostruirne la storia: uno del cittadino qualunque e l'altro di Silvio Berlusconi.
Per essere precisi, ne scegliamo uno presentato nella stessa sezione della Suprema Corte che ha trattato il Lodo Mondadori e cioè la terza civile. E per essere ancora più precisi, lo peschiamo tra quelli affidati proprio al relatore della sentenza Cir-Fininvest: il giudice Giacomo Travaglino.
La sorpresa, ma non è davvero una sorpresa, è scoprire che hanno viaggiato negli anni e soprattutto nel Palazzaccio, a due velocità diversissime. Il primo è una controversia in materia di quotidiana giustizia, locazioni urbane. La causa è iniziata in primo grado nel 2000 ed è ancora in attesa del verdetto dalla Cassazione.
La ben più nota causa, iniziata parecchio dopo e cioè nel 2004, è stata decisa il 17 settembre scorso, con la conferma della condanna dell'azienda del leader Pdl al megarisarcimento alla holding di De Benedetti.
Seguiamole passo passo queste due controversie giudiziarie, studiando freddamente dati numerici e cronologici. La causa locativa viene decisa in Corte d'appello nel 2006. Molto prima di quella Mondadori, che ottiene il verdetto di secondo grado nel 2011. Colpisce che il ricorso in Cassazione per la prima viene proposto nel 2007 e ha molte chance di arrivare al traguardo ben prima di quello Fininvest, presentato ben 4 anni dopo e cioè nel 2011.
Invece, succede qualcosa nelle stanze degli ermellini e la prima causa segue evidentemente le normali e sonnolente trafile, mentre l'altra mette il turbo. Tutt'e due vengono discusse quest'anno. Quella del cittadino qualunque conserva un piccolo vantaggio e l'udienza viene fissata al 17 maggio. Mentre oltre un mese dopo, il 27 giugno, approda davanti al collegio quella che riguarda Berlusconi.
Ma non serve a nulla. Perché il giudice Travaglino non trova il tempo di occuparsi di un caso di semplici affitti, mentre il Paese si dilania sui processi del capo del centrodestra e un nuovo verdetto su di lui può cambiare molte cose.
Nulla si sa della causa locativa, visto che nel civile non si conosce il verdetto subito dopo la decisione come nel penale (vedi processo Mediaset del primo agosto), ma solo con il deposito della sentenza. E invece la causa contro Fininvest ha effettuato il supersorpasso. È bella che conclusa e il verdetto sfavorevole al leader Pdl è diventato pubblico proprio alla vigilia del primo voto della Giunta per le immunità del Senato sulla decadenza di Berlusconi. Il relatore, per concludere il suo lavoro in meno di 2 mesi (la media è tra i 3 e i 6), deve aver lavorato solo alla sentenza Mondadori. E, infatti, non ne risultano altre firmate da lui in questo periodo.
Il commento l'abbiamo chiesto all' avvocato della causa dimenticata, Roberto Buonanno, quello che ha ottenuto a febbraio dal tribunale di Napoli la bocciatura del redditometro. «È evidente - dice - che la causa di Berlusconi ha viaggiato molto più spedita dell'altra. E questo perché i giudici hanno un' ampia discrezionalità nel fissare, discutere e depositare le sentenze, non seguono un criterio cronologico. I commenti politici li lascio ad altri.

Ricordo solo che in nessun modo il cittadino può lamentarsi di una disparità di trattamento, anche evidente come questa».

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