Politica

Ruby, quattro udienze di fila: i giudici estromettono il Cav dai lavori alle Camere

Il Cav ancora al San Raffaele. I giudici rinviano il processo al 18 marzo ma fissano le date in calendario quando il parlamento entra nel vivo. Ghedini: "Fuori dal sistema"

Il pm Antonio Sangermano e gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini
Il pm Antonio Sangermano e gli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini

Sulla base di una giustificazione medica che attesta che Silvio Berlusconi è ancora ammalato ricoverato all’ospedale San Raffaele con problemi di pressione e di infiammazione alla vista i giudici del processo Ruby hanno rinviato il processo al prossimo 18 marzo e hanno fissato udienza anche nei giorni 20, 21 e 25 marzo. "Con la fissazione ravvicinata delle prossime udienze - ha commentato l'avvocato Niccolò Ghedini - i giudici fanno esattamente il contrario di quello che il Capo dello Stato ha auspicato e cioè di dare tempo a Berlusconi di poter esercitare i suoi diritti politici".

Dopo l’istanza del tribunale di nuovi certificati medici sullo stato di salute dell’ex premier, gli avvocati Niccolò Ghedini e Piero Longo, difensori del Cavaliere, hanno chiesto che venga osservato il legittimo impedimento, concesso lunedì scorso, dal momento che la documentazione medica parlava di sei o sette giorni di prognosi. "Davamo per scontato che il tribunale rinviasse l’udienza odierna che avrebbe dovuto servire per fissare un nuovo calendario", hanno spiegato i due legali al presidente del collegio, Giulia Turri, che aveva chiesto se si poteva procedere con il dibattimento e con la requisitoria dei pm in assenza dell’imputato. Di fronte a quanto spiegato dai due legali, il giudice ha comunque replicato che c’è stato "un equivoco" dal momento che nella relazione di uno dei consulenti nominati dal tribunale, che hanno effettuato la visita fiscale al Cavaliere, era stato indicato che erano necessari ulteriori accertamenti, anche per capire come organizzare il calendario e se era possibile proseguire sin da subito. Ghedini e Longo hanno spiegato che Berlusconi è ancora ricoverato in ospedale per le complicazioni di tipo cardiovascolare insorte in seguito alla terapia prescritta per curare l’infiammazione agli occhi. Secondo fonti vicine all'ospedale San Raffaele, infatti, il ricovero del leader del Pdl proseguirà anche oggi. Si tratta del sesto giorno di fila.

Stando al calendario redatto dai giudici della IV sezione penale, la sentenza nei confronti del Cavaliere potrebbe arrivare il prossimo 25 marzo. Lunedì, a meno che il Cavaliere non sia ancora ricoverato, dovrebbe concludersi la requisitoria con la richiesta di condanna del procuratore aggiunto Ilda Boccassini e del pm Antonio Sangermano. Potrebbero esserci ritocchi per gli impegni parlamentari di Berlusconi. Ghedini ha infatti criticato duramente la scelta di convocare ben quattro udienze nel giro di una settimana. "Vengono fissate addirittura quattro udienze consecutive - ha spiegato - oggi addirittura ci hanno chiesto se acconsentivamo di procedere in assenza di Berlusconi". Il tribunale di Milano ha, infatti, fissato un calendario di udienze proprio nei giorni in cui si dovrà procedere agli adempimenti costituzionali. "Ormai non si tratta più di una questione fra Berlusconi e il tribunale di Milano - hanno commentato i capigruppo uscenti del Pdl, Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri - ma di una contrapposizione, se non una sfida aperta, lanciata da un preciso settore della magistratura, giudicante e inquirente, all’equilibrio politico-istituzionale nel suo complesso".

Sebbene il capo dello Stato abbia chiesto di garantire che il Cavaliere possa partecipare al dibattito politico, il tribunale di Milano ha fissato le udienze proprio nei giorni in cui si dovrà procedere agli adempimenti costituzionali di cui parla il presidente della Repubblica, tra i quali la formazione dei gruppi parlamentari, l’elezione dei capigruppo, le consultazioni con il Capo dello Stato per la formazione del governo.

Commenti