Silvio Berlusconi si prepara alla battaglia finale. Perché, ne è convinto, il governo Renzi non riuscirà a tirare avanti fino alla fine della legislatura, fino al 2018. "Fra un anno, dopo che si sarà fatta la legge elettorale, si potrà andare a votare - assicura il leader di Forza Italia - per allora dobbiamo avere una penetrazioni tra i cittadini spiegando di che cosa ha necessità il Paese e quali riforme sono necessarie". Una battaglia in cui il Cavaliere è fermamente deciso a buttarsi anima e corpo. "Oggi questa per me è l’ultima mossa, o la va o la spacca - spiega - dopo venti anni di guerra spero di lasciare la politica dopo aver garantito al mio Paese democrazia e libertà".
Intervenendo telefonicamente a un appuntamento di Forza Italia a Frosinone, Berlusconi non ha mancato di sottolineare alcune delle riforme cardine per il futuro del Paese. In primis, c'è l'emergenza di una giustizia che non è mai dalla parte dei cittadini. "La corte costituzionale non e più un organismo di garanzia, ma è diventato un organismo politico della sinistra", ha tuonato Berlusconi denunciando l'appartenenza a sinistra dei suoi undici membri. Secondo il leader di Forza Italia, la colpa va individuate negli ultimi tre presidenti della Repubblica, tutti di sinistra: "Hanno profittato del loro potere nominando cinque membri di sinistra, mandando lì cinque amici di sinistra. Con questa situazione -non si va avanti e bisogna cambiare questo assetto istituzionale".
E la riforma della Costituzione è sicuramente l'altro punto centrale del programma del cavaliere. "Bisogna cessare con il presidente della Repubblica scelto dai segretari dei partiti - ha spiegato - bisogna dare la possibilita ai cittadini di scegliere il loro presidente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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