Interni

“Ce ne ricorderemo...”. Gli anarchici tornano a minacciare sul caso Cospito

Stavolta nel loro mirino c'è Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica che ha contribuito al 41 bis per Cospito

“Ce ne ricorderemo...”. Gli anarchici tornano a minacciare sul caso Cospito

Non si fermano le minacce degli anarchici alle istituzioni dello Stato. L'intervista di Pasquale Valitutti, noto esponente anarchico che, nonostante l'invalidità e l'età avanzata, continua a presenziare alle manifestazioni, anche a quelle più animate, non è l'unica della giornata. In questo clima incandescente che si va surriscaldando di giorno in giorno attraverso le azioni, spesso violente, degli anarchici che vogliono la libertà di Alfredo Cospito, è arrivata anche quella al procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone.

Stavolta, la minaccia al rappresentante delle istituzioni è arrivata tramite social network, attraverso i gruppi d'area dove gli anarchici e i simpatizzanti si tengono informati sugli eventi e le manifestazioni. Improbabile che da queste parti si possano incontrare i cosiddetti "pesci grossi", il più delle volte si tratta di elementi di seconda o terza linea che, però, rilanciano le azioni dei capostipiti e sono spinti all'emulazione. Stranamente, nessuno da quelle parti riporta le parole di Pasquale Valitutti, segno evidente che qualcosa si sta muovendo ma su altri, e più alti, livelli. Tuttavia, un gruppo anarchico d'area perugina non si è fatto scrupoli ad avanzare la velata minaccia a Raffaele Cantone, in relazione a quanto dichiarato dal procuratore durante un'audizione sul tema delle intercettazioni davanti alla commissione Giustizia del Senato.

"La nostra ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41 bis, perché noi contestavamo l'ipotesi dell'istigazione a delinquere fatta mentre Cospito era detenuto in carcere", ha affermato Raffaele Cantone, in relazione a in un'indagine condotta a Perugia in cui è coinvolto per avere istigato azioni anarchiche dal carcere dove si trovava già per altre vicende. Le parole di Cantone sono state accolte con rabbia dagli anarchici: "Ce ne ricorderemo". Così si legge nel messaggio lasciato nel gruppo, in cui si riporta un link che rimanda alla notizia. La risposta dello Stato non si è fatta attendere, tanto che sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri del Ros di Perugia.

Sarcastica la replica degli stessi anarchici in un altro messaggio: "Ce ne scorderemo".

Commenti