“Ce ne ricorderemo...”. Gli anarchici tornano a minacciare sul caso Cospito
1 Febbraio 2023 - 18:18Stavolta nel loro mirino c'è Raffaele Cantone, procuratore della Repubblica che ha contribuito al 41 bis per Cospito

Non si fermano le minacce degli anarchici alle istituzioni dello Stato. L'intervista di Pasquale Valitutti, noto esponente anarchico che, nonostante l'invalidità e l'età avanzata, continua a presenziare alle manifestazioni, anche a quelle più animate, non è l'unica della giornata. In questo clima incandescente che si va surriscaldando di giorno in giorno attraverso le azioni, spesso violente, degli anarchici che vogliono la libertà di Alfredo Cospito, è arrivata anche quella al procuratore della Repubblica di Perugia, Raffaele Cantone.
Stavolta, la minaccia al rappresentante delle istituzioni è arrivata tramite social network, attraverso i gruppi d'area dove gli anarchici e i simpatizzanti si tengono informati sugli eventi e le manifestazioni. Improbabile che da queste parti si possano incontrare i cosiddetti "pesci grossi", il più delle volte si tratta di elementi di seconda o terza linea che, però, rilanciano le azioni dei capostipiti e sono spinti all'emulazione. Stranamente, nessuno da quelle parti riporta le parole di Pasquale Valitutti, segno evidente che qualcosa si sta muovendo ma su altri, e più alti, livelli. Tuttavia, un gruppo anarchico d'area perugina non si è fatto scrupoli ad avanzare la velata minaccia a Raffaele Cantone, in relazione a quanto dichiarato dal procuratore durante un'audizione sul tema delle intercettazioni davanti alla commissione Giustizia del Senato.
"La nostra ordinanza cautelare nei confronti di Alfredo Cospito è stata valutata proprio come uno degli elementi per applicare il 41 bis, perché noi contestavamo l'ipotesi dell'istigazione a delinquere fatta mentre Cospito era detenuto in carcere", ha affermato Raffaele Cantone, in relazione a in un'indagine condotta a Perugia in cui è coinvolto per avere istigato azioni anarchiche dal carcere dove si trovava già per altre vicende. Le parole di Cantone sono state accolte con rabbia dagli anarchici: "Ce ne ricorderemo". Così si legge nel messaggio lasciato nel gruppo, in cui si riporta un link che rimanda alla notizia. La risposta dello Stato non si è fatta attendere, tanto che sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri del Ros di Perugia. Sarcastica la replica degli stessi anarchici in un altro messaggio: "Ce ne scorderemo".
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