Politica

Centrodestra all'unisono contro il voto palese

Tutti gli esponenti del Pdl contro il tentativo del Pd di cambiare le regole per impedire il voto segreto

Il centrodestra, dopo giorni di scontri, ritrova l'unità nella difesa di Silvio Berlusconi. Dopo il giudizio - scontato e lungamente preannunciato - della Giunta per le Elezioni e le immunità ora la palla passa all'aula di Palazzo Madama. E lo scontro si sposta tutto sulla modalità di voto: palese o segreto. I grillini e la sinistra giustizialista vorrebbero impredire la votazione segreta. Un'ipotesi ventilata dai Cinque stelle, e rilanciata oggi dal senatore del Pd Felice Casson che ha annunciato che chiederà "il voto palese perché anche in base alla Costituzione la legge Severino è una norma a tutela del Senato e non c’entra niente il voto segreto".

Il centrodestra, nonostante i dissidi interni, alza un muro compatto e uniforme contro questa ipotesi. "Il M5S vuole convocare la giunta per il regolamento per chiedere il voto palese? Sarebbe un’ottima idea per rinviare il voto in Aula sulla decadenza di Berlusconi? - ironizza Maurizio Gasparri -. Questa proposta maoista non passerà mai. Se Grasso convoca la giunta per discutere di questo ci staremo tre anni. Ci provi pure. Avvieremo una approfondita discussione che durerà anni. E nel frattempo chiederemo una sospensione del voto. Mi sembra davvero un’ottima idea".

"Abbiamo purtroppo già avuto modo di constatare come la giustizia in Italia possa agire contra personam, ora con la richiesta di voto palese per la decadenza di Silvio Berlusconi vediamo come anche la democrazia - quando si tratta di Berlusconi - possa venire sospesa ad hoc, cambiando le regole contra personam", ha commentato Daniela Santanché. Sulla stessa lunghezza d'onda anche Fabrizio Cicchitto: "Già sul tema, aberrazioni ne sono state viste molte ma adesso questa del voto palese è davvero la goccia che fa traboccare il vaso".

Renato Schifani è ottimista: "L’Aula è l’ultima speranza e noi ci auguriamo che in occasione del voto segreto, perché non crediamo che Grasso violerà questa norma, la libertà di coscienza prevarrà sul voto di appartenenza. Il partito non si è mai diviso sulla difesa di Berlusconi e sarà più unito

538em;">che mai".

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