Elezioni Regionali 2023

Rocca in volata: sette punti su D'Amato e ora la sinistra piange

Il sondaggio Ipsos gela le opposizioni. Nel Lazio Francesco Rocca è stimato al 41,2%, circa sette punti sopra Alessio D'Amato

Rocca in volata: sette punti su D'Amato e ora la sinistra piange

Un test per l'esecutivo con l'occasione di consolidare il proprio potere dopo la vittoria alle Politiche, un esame per le opposizioni per sistemare gli equilibri interni tra partiti. Le consultazioni regionali di domenica 12 e lunedì 13 febbraio rappresentano uno snodo fondamentale sia per l’esecutivo sia per le forze di opposizione. Nel Lazio si arriva al voto in uno scenario abbastanza chiaro. L’ultimo sondaggio Ipsos, ripreso questa mattina dal Corriere della Sera, scatta una fotografia nitida: Francesco Rocca, candidato del centrodestra, è in netto vantaggio rispetto ai rivali, Alessio D’Amato da una parte e Donatella Bianchi dall’altra.

Rocca avanti, D'Amato insegue

Nella regione Lazio c’è area di cambiamento. Il 47% dei cittadini chiamati alle urne, sia per il rinnovo dei Consigli Regionali sia per l’elezione del presidente di Regione, si esprime in maniera critica rispetto all’operato dell’amministrazione Zingaretti. I tre candidati sono chiamati a soddisfare questa esigenza di innovazione ma, secondo i numeri del sondaggio, solo uno sembra destinato a riuscirci. Nelle intenzioni di voto Francesco Rocca è stimato al 41,2%, circa sette punti sopra ad Alessio D’Amato che si ferma al 34,1%. Più indietro Donatella Bianchi, che non arriva al 20%. Da tenere in considerazione è la grande fetta di indecisi: ad oggi un elettore laziale su due (47%) non è in grado di esprimere un pronostico. La partita, quella vera, si giocherà nelle ultime settimane ma Rocca, candidato unitario del centrodestra, sembra destinato a tagliare il traguardo per primo. Le priorità tematiche su cui i tre candidati dovranno darsi battaglia sono senza dubbio i trasporti e le infrastrutture, annoso tallone d’Achille della regione Lazio, la sanità e i rifiuti.

Da registrare, rispetto ai risultati delle regionali del 2018, una forte mutazione del bacino elettorale dei partiti. Il Movimento 5 stelle passa da un 27% ottenuto con Lombardi nel 2018 ad un 19,6%, in proiezione, che otterrebbe la conduttrice di Linea blu, Donatella Bianchi. Quasi invariati, se non il leggero rialzo rispetto a Nicola Zingaretti, i voti che andrebbero ad Alessio D’Amato, sostenuto dal Pd e dal Terzo Polo. In forte aumento, di dieci punti percentuali, i voti che andrebbero al candidato di centro destra. Francesco Rocca otterrebbe il 41,2% dei voti rispetto al 31,2% dei voti ottenuti da Parisi nel 2018. Un altro segnale di una vittoria preannunciata del centrodestra in terra laziale.

Gli equilibri tra i partiti

Il candidato di centrodestra, Francesco Rocca, si presenta quindi con un vantaggio consistente. Un risultato che è frutto, inutile nascondersi dietro a un dito, dei disastri dell’opposizione. Mentre in Lombardia le opposizioni giocano con lo schema “giallorosso”, nel Lazio il campo largo è diventato un campo minato: dem e grillini, divisi su tutto, non sono riusciti a trovare un accordo in extremis per sfidare il centrodestra unito.

Gli equilibri tra i partititi, secondo lo scenario presentato da Nando Pagnoncelli, rispettano i risultati delle elezioni Politiche dello scorso 25 settembre. Fratelli d’Italia è nettamente il primo partito, vicino al 30%, Lega e Forza Italia si fermano appena sopra al 5% e il Partito democratico si attesta al 21,2%. Segue il Movimento 5 stelle al 15,7% e il Terzo Polo al 6,5%.

Nota del sondaggio:

a) Sondaggio realizzato da Ipsos;

b)Committente: Corriere della Sera;

c) Estensione terrioriale: Regione Lazio;

d) Totale contatti: 7.503 contatti - rsipondenti 1.000;

e) Interviste effettuate nel periodo 16-21 gennaio 2023 con metodo CATI-CAMI-CAWI;

f) Il sondaggio è disponibile qui

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