Chi è

Gianpaolo Tarantini (nel tondo), 34 anni, è un imprenditore barese. Ha avviato l’azienda di famiglia Tecno Hospital, nata nel 1996 e che di recente è finita al centro di una inchiesta della procura di Bari su presunti episodi di corruzione relativi a forniture di protesi sanitarie. Da questa inchiesta è scaturita l’indagine sul presunto giro di prostitute d’alto bordo che sarebbero state ingaggiate per le feste in tutta Italia a cui avrebbero partecipato personaggi pubblici di rilievo. La società esercita prevalentemente attività commerciale per la fornitura di beni e servizi nel settore ospedaliero per ortopedia, chirurgia, andrologia, neurologia e riabilitazione. Fino al 2008 è stata gestita dai fratelli Tarantini, Claudio e Gianpaolo. Nel novembre di quell’anno Gianpaolo ha ceduto le sue quote uscendo dalla società e si è trasferito a Roma dove vive e dove ha avviato un’altra attività imprenditoriale, la G.C. Consulting, di cui è socio con il fratello. Questa società si occupa invece di eventi, viaggi d’affari, ricevimenti e servizi di comunicazione.
Dopo quello che hanno scritto alcuni giornali, l’imprenditore è stato costretto a precisare: «Altro che “piccolo re, appalti facili e ragazze”. Mi sono stati attribuiti ruoli e partecipazioni societarie della cui esistenza nemmeno ho cognizione. Nego pure che abbia mai tenuto il tenore di vita che mi si attribuisce, definito elevatissimo».

«Temo infine - ha preso atto - che questa maliziosa e falsa rappresentazione della realtà, davvero priva di ogni giustificazione, sia soltanto funzionale a precostituire a mio danno l’immancabile e predestinato ruolo di colpevole».
Eppure di lui si continua a raccontare come l’organizzatore di serate sfarzose, dalla sua villa di Giovinazzo fino in Sardegna...

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