Piu' di 30 anni in politica, occupandosi del territorio, dove ha militato sempre nella Dc, con le sue evoluzioni fino all'Udc. Luciano Ciocchetti ha percorso tutti gli step della gavetta politica a Roma: dal Comitato di quartiere a 22 anni, al Consiglio comunale, fino alla Regione Lazio, dove e' diventato assessore all'Urbanistica nel 2004, e al Parlamento, nella scorsa legislatura. Un patrimonio che non vuole disperdere anche se ora Ciocchetti punta a Bruxelles, candidandosi con Forza Italia. E non a caso, spiega nella conferenza stampa di presentazione del suo programma: "Io voglio essere il Parlamentare europeo del territorio perche' li' nasco, vicino ai comuni, ai cittadini, alle piccole e medie imprese ed ai professionisti, per tutelare i loro interessi in Europa. La mia storia parla di un rapporto continuo con il territorio". E Forza Italia e', secondo Ciocchetti, la forza politica che meglio consente questo rapporto: "La stessa costituzione capillare dei Club- spiega- dimostra il rapporto ravvicinato e fecondo che il partito vuole tenere con i cittadini".
Di piu': Ciocchetti si dice da sempre moderato e alternativo alla sinistra e "solo Forza Italia puo' raccogliere davvero i moderati italiani e portarli nel Ppe, che e' la nostra famiglia". Di contro, "la grossa parte del mio elettorato non ha mai votato
Fi e spero di convincerli questa volta. Solo Fi, d'altronde, ci puo' collocare stabilmente nel Ppe ed e' in grado di raccogliere tutti i moderati italiani, diventando determinante per cambiare le politiche europee". Ciocchetti, di Fi sposa in pieno slogan e programma: "Piu' Italia meno Germania", citando poi De Gasperi: "Nessuna egemonia di un Paese sugli altri, uguali garanzie e opportunita'". Quindi, piu' Europa, ma un'Europa davvero unita e dei popoli, come sognavano i padri fondatori. In pratica: "Un'unica politica economica, fiscale, estera e della Difesa". Solo cosi' si puo' superare, secondo il candidato di Fi, quel "rigore e indispensabile per questo eliminare regole stupide come il fiscal compact, imposto dall'Europa, che ci strozza con 50 miliardi di euro".
Fin qui il programma generale, poi pero' Ciocchetti ci aggiunge del suo, quel 'suo' che continuera' a tenere d'occhio il territorio su cui e' cresciuto e ha lavorato. E allora, una priorita' saranno "l'utilizzo dei Fondi strutturali assegnati
all'Italia e utilizzati solo al 51%. Lo scopo e' quello di realizzare una grande rete di rapporti fra l'Europa, i Comuni, le associazioni. Io- sottolinea Ciocchetti- faro' da cinghia di trasmissione". Altri temi che sono priorita' per mantenere vivo anche da Bruxelles il rapporto con i cittadini, riguardano il lavoro, "per me centrale- dice il candidato di Fi- e l'Europa c'entra, se solo si riesce a riorientarne la politica, come quella del Fondo sociale europeo che non ha prodotto neppure un posto di lavoro, se si riesce a mettere in piedi politiche attive per dare vigore e aiutare il sistema delle imprese".
Ancora, Ciocchetti ha a cuore il sistema di welfare, "la grande conquista rappresentata dalla sanita' universale, un sistema che rappresenta un modello che funzionea e che il mondo ci invidia". Poi le donne, con l'obiettivo di aumentare l'occupazione femminile, rispondendo anche agli obiettivi posti dal Trattato di Lisbona. Trttato che pero' sullo sport e' stato meno incisivo non e' riuscendo a modificare la sentenza Bosman che nega la possibilita' di riservare una quota obbliogatoria di cittadini italiani all'interno delle societa' professionistiche sportive. Battaglia che Ciocchetti vuol fare a Bruxelles per "difendere quella italianita' tutelata negli altri settori, ma non nello sport".
L'occhio ai cittadini e ai Comuni non puo' prescindere, secondo il candidato di Fi, "dalla riqualificazione del territorio e dall'ambiente. E una strategia ambientale coordinata a livello europeo garantisce buone sinergie".
Insomma, il 'parlamentare europeo del territorio' Luciano Ciocchetti, spera di volare a Bruxelles, ma portandosi dietro, assicura, "quella esperienza e capacita' di mediazione che sono il sale della politica, la politica dei fatti e non delle parole".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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