Qualche mese fa un auto-zarro, leggendario animale stradale con corpo di Bmw turbocompressa e testa di microcefalo, si è lanciato rombante in un tentativo semiletale di sorpassare al semaforo la mia immobile vetturetta. Sopravvissuti entrambi, lui è scomparso all'orizzonte nell'oscurità notturna e il mio specchio retrovisore s'è colorato di blu lampeggiante. Una gazzella fedele nei secoli è balzata fuori dal suo nascondiglio e mi ha fermato, con l'accusa di aver tentato l'incongruo sorpasso e lasciandomi presagire pecuniarie conseguenze. Finché, in un singulto spontaneo, non ho ammesso candido che ero troppo impegnato al cellulare per tentare quell'azzardo. Perdonato e rilasciato intonso: potenza della sincerità.
Episodi così ne ha nel libretto di circolazione della vita qualunque automobilista: circolare a quattro ruote è sempre più un salto nel paradosso, una sfida agli ostacoli più assurdi. Guidatori con cappello, vetture razzo con alettone sfuggite per errore dall'autodromo di Monza, posti di blocco nel nulla, cartelli stradali di Babele, autovelox omissis, telecamere truffaldine, tutor umorali, code da incidente, code per guardare incidente, code Ufo (Umilianti File Oscure, poiché è ignota la causa che le genera e altrettanto misteriosamente le dissolve). Dopo anni nella giungla d'asfalto e strisce bianche è iniziato l'adattamento all'ambiente ostile, l'automobilista italico si è corazzato, e cosa si inventano? La campagna per lasciare a casa la macchina. Ma mica fatta di spot e consiglio per gli acquisti, una pubblicità progresso e poi via sgommando per cancellare il senso di colpa. Ci hanno convinto con caro benzina, caro garage, caro multe, caro polizza, caro autostrada, caro lei prenda l'autobus. Il pressing vero viene dalla solita burocrazia, tutta fatta di bolli, superbolli, aree C, domeniche-a-piedi, patenti europee che dopo un anno nel portafogli sono scritte in braille, motori euronumerati, e in generale quei pezzi di carta, i Certificati, che le nostre pubbliche amministrazioni venerano, gli automobilisti onesti subiscono e quelli disonesti stampano in proprio.
La verità è che l'unica a capire tutto è la nonna di Treviso di cui narriamo in questa pagina: essere invisibili alle motorizzazioni è l'unica vera Guida Sicura. Facile poi marchiarci peggiori guidatori d'Europa quando si vive in Paesi normali. Noi guidare ubriachi? Sì, beviamo per dimenticare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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