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Commissioni, c'è l'intesa: Giustizia a Palma

Oggi l'elezione dei presidenti. I grillini reclamano la Vigilanza Rai per Fico, ma Sel spinge Migliore

L'esponente del Pdl Francesco Nitto Palma
L'esponente del Pdl Francesco Nitto Palma

RomaIl gran ballo delle nomine, o meglio del totonomine, per le Commissioni parlamentari, è ormai alle ultime note. Nella giornata di oggi, infatti, si riuniranno i «parlamentini» di Camera e Senato e si procederà all'elezione dei presidenti. Non ci sono, però, solo le 28 poltrone di prima fascia da assegnare (alla Camera, 8 commissioni andrebbero al Pd e 5 al Pdl; in forse la guida di una commissione a Scelta civica. In Senato, il Pd avrebbe 7 presidenze, 6 il Pdl e 1 Scelta civica) ma anche altri 56 posti da vicepresidente e 56 da segretario. Un risiko complicato per il quale la trattativa continua a oltranza, con alcuni nodi ancora da sciogliere. I principali riguardano i criteri di assegnazione delle commissioni di garanzia alle opposizioni. Una scuola di pensiero vorrebbe risolvere la questione assegnando la Vigilanza Rai ai grillini (il candidato è Roberto Fico). Un'altra, invece, suggerisce di assegnare quelle più delicate a forze più responsabili, indicando la Lega per il Copasir e Sel (nella persona di Gennaro Migliore) per la Vigilanza Rai.
La mappa delle presidenze inizia, comunque, a delinearsi. Si starebbe andando verso un'intesa tra Pd e Pdl sulle presidenze delle commissioni Affari costituzionali dove andrebbero Francesco Paolo Sisto (Pdl) e Anna Finocchiaro (Pd). Agli Esteri, salvo sorprese, i prescelti dovrebbero essere Fabrizio Cicchitto e Pier Ferdinando Casini. Per le Attività produttive l'accoppiata potrebbe prevedere Alberto Bombassei di Scelta civica al Senato, nome sul quale i centristi stanno cercando di convincere il Pdl. Alla Camera, invece, potrebbe toccare a un esponente democratico. La trattativa appare avanzata anche per le commissioni Bilancio. Qui secondo i rumours il nome per il Senato dovrebbe esserci Antonio Azzolini (in quota Pdl), mentre per la Camera starebbe avanzando quello di Francesco Boccia (Pd). Alle Finanze andrà, invece, Daniele Capezzone. Per la Lavori pubblici al Senato il prescelto dovrebbe essere Altero Matteoli, così da procedere anche a un parziale risarcimento per l'area ex An, scarsamente premiata in sede di nomine governative.
Non dovrebbe rientrare nel novero dei prescelti l'ex ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani mentre dovrebbe essere fatta per Francesco Nitto Palma alla Giustizia dopo una trattativa andata avanti per l'intera giornata, tra ostacoli e tentativi di veto da parte dei dirigenti del Nazareno (alla Camera dovrebbe andare per il Pd, Donatella Ferranti). Sempre a Palazzo Madama per la Commissione Lavoro non dovrebbero esserci problemi su Maurizio Sacconi (con Cesare Damiano alla Camera) mentre alle Politiche Ue dovrebbe andare Annamaria Bernini. Ignazio La Russa potrebbe andare a presiedere la Giunta per le Autorizzazioni di Montecitorio. Infine all'Ambiente il Pd schiererà Ermete Realacci mentre Mariastella Gelmini potrebbe guidare la commissione Cultura.

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