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Cossiga avvisò il Cav: "Ti cacceranno dal Parlamento, ripristina l'immunità"

Naccarato mostra a Piazza Pulita le lettere che l'ex Capo dello Stato scrisse a Berlusconi

Cossiga avvisò il Cav: "Ti cacceranno dal Parlamento, ripristina l'immunità"

Ecco le lettere inedite di Francesco Cossiga a Silvio Berlusconi. Le ha mostrate a Piazza Pulita il senatore del Nuovo centrodestra Paolo Naccarato un "cossighiano per l'eternità".

Da una delle missive, in particolare, viene fuori che Gianfranco Fini aspirava a diventare presidente della Repubblica.

In un'altra del settembre 2009, Cossiga mette in guardia il Cavaliere dai "buoni consiglieri" che servono a poco se "non se ne seguono i buoni consigli". "Io non aspiro certamente di propormi quale tuo consigliere", scriveva l'ex Capo dello Stato deceduto nel 2010, "anche perché non ne sarei capace, per essere rimasto io un politico della Prima Repubblica, e anche perché ritengo che tu abbia già su piani diversi due ottimi consiglieri: Gianni Letta e Paolo Bonaiuti".

Nell'intervista, inoltre, Naccarato sottolinea come Cossiga avesse più volto spinto Berlusconi a ripristinare l'immunità parlamentare: "Vuoi fare una cosa seria? Hai una maggioranza bulgara, puoi fare quello che vuoi: invece di perdere tempo a fare le leggi ad personam ripristina l’art. 68 della Costituzione", avrebbe detto il picconatore, che anzi proprio a settembre del 2009, in un'altra lettera, aveva vaticinato l'espulsione del Cavaliere dal Parlamento.

"Purtroppo Berlusconi ha sottovalutato spesso le cose che Cossiga gli ha detto, suggerito, previsto e preconizzato", conclude il senatore Ncd.

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