Politica

Crimi, l'ultrà che predica No Tav e poi razzola sul Frecciarossa

Dopo il comizio in Val Susa il capogruppo M5S al Senato ha scelto un posto sul treno ad alta velocità in classe Premium

Il capogruppo del M5S al Senato Vito Crimi
Il capogruppo del M5S al Senato Vito Crimi

Roma - Con i moralizzatori del web il web sa essere impietoso. Non si contano, ormai, gli scivoloni dei nuovi rivoluzionari del costume italiano immortalati su internet. Di quei «cittadini», per intenderci, che propongono un drastico cambio di passo della politica italiana, attraverso uno stile di vita sobrio e una gestione austera della cosa pubblica. L'ultima vittima di questa legge è il senatore (pardon, cittadino) Vito Crimi. Su Twitter sta spopolando un'immagine (diffusa da @PacoHunter) che lo ritrae comodamente seduto su una delle poltroncine categoria Premium del treno Frecciarossa.

Da qui all'ironia, moneta di scambio molto diffusa su Twitter, il passo è più che breve: è istantaneo. E così, in tempo reale, si diffonde lo scatto di Crimi con una lunga teoria di commenti. E in tanti si chiedono: ma non erano contro l'alta velocità? Non erano per la gestione sobria delle risorse e dei mezzi economici? E ora, sempre citando maliziosi cinguettii della rete, Crimi viaggia in Premium sul Frecciarossa, mentre dieci giorni fa partecipava alle manifestazioni per bloccare i cantieri della Tav in Val Susa! Gli internauti, poi, sono impietosi soprattutto sugli aspetti economici. Ma la Premium, dicono, non è certo la tariffa più economica offerta da Trenitalia! Cosa fa ora il senatore Crimi? Spende con larghezza? Non era proprio il cittadino Vito Crimi quello che esortava a dare l'esempio? Non più tardi di tre giorni fa, infatti, il Crimi senatore movimentista esortava tutti i suoi colleghi (grillini e non) a dare il buon esempio. «In uno Stato dove miliardi di euro - spiegava Crimi - sono dilapidati in pensioni d'oro, stipendi di manager pubblici elevatissimi e immorali, inutili grandi opere come la Tav Torino-Lione, finanziamento pubblico ai partiti, se si agisse subito su queste voci di spesa, senza se e senza ma, potremmo recuperare le risorse necessarie per introdurre immediatamente il reddito di cittadinanza».

Pensando alla mail spedita dalla deputata Lombardi ai colleghi grillini nella quale riportava le lamentele puntute di Casaleggio sulla sua poco opportuna facondia, adesso ci si potrebbe aspettare un'altra missiva telematica all'indirizzo dello stesso senatore Crimi, nella quale catechizzarlo a dovere su quali treni prendere (i più lenti ovviamente) e soprattutto su quali tariffe affrontare (le più economiche, ça va sans dire).

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