Crocetta si loda, Ingroia si scalda

«Chi si loda si imbroda», recita il proverbio. Ma Rosario Crocetta - presidente della Regione Sicilia - sembra infischiarsene. E anzi, ci va giù pesante con le auto-lodi. Sel gli chiede di fare il mea culpa sul caso Muos e del suo dare del mafioso ai partecipanti alla protesta? Lui replica: «C'è una speculazione politica fatta da chi non si è rassegnato a perdere le elezioni e pensa di ribaltare i risultati elettorali con le menzogne». E poi l'affondo: «Sono il solo uomo che ha provato a bloccarlo ma non ci sono riuscito. Però cosa hanno fatto Sel o Rita Borsellino al Parlamento europeo in questi anni?». Seconda imbrodata è sul debito pubblico, dove Crocetta spiega che grazie a lui: «La Regione siciliana non è più a rischio default ed è stata scongiurata l'emergenza rifiuti». Poi tocca al caso di Antonio Ingroia.

E qui il pasticcio si complica, perché l'ex pm non si è ancora insediato ai vertici della società Sicilia-e-Servizi: «Sono in attesa che si sblocchi la procedura, voglio solo mettermi a lavoro e insediarmi entro la fine di agosto. O qualcuno mi pagherà i danni».

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