Napoli«'O miracolo». Lo invocano in tanti alla Riviera di Chaia, soprattutto gli inquilini dell'edificio storico sbriciolatosi come un cracker, ma anche gli operai del vicino cantiere della metropolitana, i negozianti. Una tragedia alla quale non è scampato solo chi viveva nell'ala dell'edificio crollato ieri mattina poco prima delle ore 10 ma, anche i passanti e gli automobilisti che transitano ogni giorno nella frequentatissima arteria, parallela al lungomare di Napoli. Solo una vigilessa colta da malore che, con altre due colleghe era «volata» alla Riviera di Chiaia, con l' ordine di sgomberare l'edificio, che già da giorni dava segnali di instabilità.
Tre piani venuti giù' in un secondo, auto in fuga come impazzite, passanti alla ricerca di un riparo sicuro. Poi è toccato ai vigili del fuoco, che hanno scavato per cinque ore alla la ricerca di eventuali vittime. Si temeva la strage. Grande lavoro anche per polizia e carabinieri, per tenere alla larga i curiosi e per calmare i familiari dei residenti, che si temeva fossero finiti sotto le macerie. Una donna era appena uscita dal salotto venuto giù per entrare nella doccia. Le abitudini del mattino l'hanno salvata da una morte sicura. I periti sono alla ricerca delle cause del crollo.
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