«Cuffaro disonora la Sicilia» Stangata da 150mila euro

Fece fare brutta figura alla Regione ed ai siciliani. Per questo la Corte dei Conti ha condannato Totò Cuffaro (nella foto) a risarcire il danno d'immagine dalla condanna a 7 anni di reclusione per favoreggiamento mafioso. «La gravità dei reati contestati, unitamente alla notevole diffusione mediatica delle notizie - dice la magistratura contabile - ha gravemente compromesso l'immagine dell'amministrazione regionale da lui rappresentata». La difesa dell'ex governatore sosteneva che «i fatti e comportamenti censurati in sede penale non avevano alcun collegamento funzionale con la carica pubblica rivestita».

Ma i giudici non hanno voluto sentire ragioni, ritenendo invece «di estremo rilievo il disvalore dell'operato e del comportamento delittuoso del primo cittadino di una Regione tormentata dalle attività criminose di Cosa Nostra». Così, per il buon nome della Sicilia, il povero Totò Cuffaro dovrà pagare. Ma qual è il prezzo dell'onore violato? 150mila euro. Trattabili, dicono: possibili sconti in appello.

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