
I Palazzi reali britannici hanno ancora molti segreti da svelarci. Attraverso i documentari, i libri e le fotografie vediamo solo una parte di queste antiche dimore, di solito quella storica, raramente quella più privata. Dietro alle sale di rappresentanza e agli appartamenti sfarzosi esiste, però, una sorta di universo parallelo, una specie di dimora-ombra, chiamiamola così, che consente alla royal family di muoversi senza essere vista: il labirinto di passaggi segreti e stanze nascoste che oggi garantiscono sicurezza e privacy a Carlo III, William, Kate. Questi tunnel nascosti non sono il solo espediente usato dai reali britannici (e non solo, per la verità) per ottenere una certa libertà di movimento e proteggersi da eventuali pericoli. Il principe Filippo, infatti, sarebbe riuscito a escogitare uno stratagemma piuttosto astuto per assaporare la vita fuori dal Palazzo, pur rimanendo in incognito.
Un taxi particolare
Il principe Filippo si sarebbe mescolato molte volte alla folla di Londra senza mai essere riconosciuto. La sua auto avrebbe attraversato strade e incroci, ritrovandosi nel traffico cittadino senza che nessuno sospettasse la reale identità della persona a bordo. A rivelarlo è stato l’ex maggiordomo di Paul Burrell che, citato dall’Express, ha spiegato: “Il principe Filippo aveva convertito…un vecchio taxi…in un’auto elettrica, che molto spesso era parcheggiata nel Quadrangolo, in quello che noi chiamiamo ‘Prince of Wales Luggage Door’. [Il principe] usciva [in auto], tra la gente, con il suo addetto alla sicurezza e nessuno lo riconosceva”.
Secondo l’Express quel taxi “nero” trasformato in un’auto anonima sarebbe stato il modo usato da Filippo per “svignarsela” dal Palazzo reale e dalla routine delle giornate scandite da appuntamenti e protocollo. Purtroppo l’ex maggiordomo non ha precisato quando il duca di Edimburgo avrebbe riconvertito il veicolo e se l’abitudine delle uscite in incognito iniziò prima delle modifiche (naturalmente usando un altro mezzo), o subito dopo. Non è chiaro neppure se al volante vi sia stata sempre la guardia del corpo, almeno fino al 2019.
Il 17 gennaio di quell’anno, infatti, Filippo ebbe un brutto incidente vicino Sandringham. La sua macchina, ha ricordato il Daily Mail, si scontrò con una Kia su cui viaggiavano un bambino di nove mesi, rimasto illeso, sua madre di 28 anni, lievemente ferita e un’altra donna di 45 anni, che ne uscì con un braccio rotto. Nel febbraio successivo il duca decise di rinunciare alla patente, pur continuando a guidare all’interno delle tenute reali.
Burrell ha raccontato anche un altro particolare che riguarda gli spostamenti pubblici della royal family. Non si tratta di un segreto, ma comunque di un fatto poco noto: “[I reali britannici] hanno una monovolume da dodici posti che usano per i membri minori e per lo staff durante le parate. Vanno nei luoghi in cui si svolgono gli impegni pubblici su quel veicolo, spesso visibile nelle occasioni di Stato. C’era per le nozze di William e Kate e per il funerale della Regina. Se dovessero andare a un matrimonio importante e ci fosse un trasferimento in pullman, probabilmente salirebbero [sulla monovolume]. Per loro è il modo più semplice per andare dal punto A al punto B con un gran numero di persone”.
Passaggi segreti
Il taxi riconvertito del principe Filippo sarebbe solo uno degli stratagemmi usati dalla royal family per muoversi in incognito. Negli anni, addirittura nei secoli, i reali avrebbero studiato dei sistemi per spostarsi, senza dare nell’occhio, sia tra le sale dei Palazzi, sia dall’interno delle residenze all’esterno: i passaggi segreti. Gli scopi di questi tunnel sono fondamentalmente due: la sicurezza e la privacy. Soprattutto in passato in caso di pericolo, una rivolta o un attentato, per esempio, la famiglia reale poteva usarli per fuggire.
Oggi sarebbero più che altro un espediente per avere maggiore libertà di movimento. Infatti le dimore della monarchia britannica, pur non essendo paragonabili a una via del centro di Londra nell’ora di punta, non sono certo luoghi in cui vivere nella più completa riservatezza. I collaboratori dei Windsor, dagli addetti alla sicurezza, alla manutenzione, ai valletti, ai camerieri e ai cuochi formano uno stuolo di persone abituate, per ovvi motivi di lavoro, ad andare da una parte all’altra di questi Palazzi in continuazione.
Naturalmente ci sono stanze e appartamenti in cui le regole della privacy sono più rigide: lo staff non può entrare come e dove vuole, i luoghi privati sono ben delimitati. Tuttavia le dimore della royal family come Buckingham Palace o Kensington Palace rimangono, oltre a case di famiglia, dei veri e propri luoghi istituzionali, di rappresentanza.
Come ha riportato Hello i passaggi segreti sono stati costruiti in molte delle residenze ufficiali. Per esempio a Buckingham Palace, in una delle State Rooms, si trova uno specchio dorato a figura intera davanti al quale vi è una sorta di comò su cui svettano candelabri e vasi. Lo specchio, in realtà, è una porta nascosta che conduce direttamente agli appartamenti privati del Re. In una puntata speciale del suo programma su Itv, “Lorraine” (2024), menzionato da Hello e dal Daily Mail, la conduttrice Lorraine Kelly ha rivelato che Sua Maestà usa il passaggio per “entrare o uscire dalla sala con discrezione quando vuole”.
Al Castello di Windsor c’è addirittura un tunnel segreto che sembra uscito da un romanzo di spionaggio, o di ambientazione medievale. Nel documentario della Bbc “The Queen’s Palaces” (2011) la giornalista Fiona Bruce ha mostrato una stanza ordinaria, del tutto anonima della proprietà, commentando: “Questo è un ufficio nascosto in un angolo del Castello di Windsor, ma guardate qui sotto”. La presentatrice ha spostato un tappeto scoprendo una botola che immette in un tunnel: “Come per magia, basta sollevare [la botola] ed ecco che emerge il castello medievale”. Nessuno sa se la royal family usi ancora questo passaggio segreto, oppure se sia faccia parte, ormai, delle vestigia del passato.
Sembra che esista anche una rete di tunnel sotterranei che collegherebbe Buckingham Palace a Whitehall e al Palazzo di Westminster, ovvero la sede del Parlamento inglese. La presenza di questi passaggi segreti non è mai stata confermata. Secondo il magazine Hello, però, si tratterebbe di un’idea plausibile, poiché durante la Seconda Guerra Mondiale, proprio sotto Whitehall, “venne scavato un percorso per mettere al sicuro dai bombardamenti i cavi di comunicazione”.
Non solo: durante un party a cui partecipò anche Richard Eden del Daily Mail, Jack Brooksbank, marito della principessa Eugenia, svelò l’esistenza di un passaggio segreto che collegherebbe St. James’ Palace al vicino Dukes Bar, uno dei locali più importanti ed esclusivi di Mayfair, fondato nel 1908 e famoso per i suoi Martini. “Non l’ho ancora usato”, disse Brooksbank, citato da Eden, parlando del tunnel segreto, “ma mi piacerebbe farlo”.
Vale, poi, la pena ricordare che uno dei celebri frequentatori abituali del Dukes era lo scrittore Ian Fleming: la leggenda, riportata dal sito HistoryHit, vuole che proprio in questo luogo sia nato il cocktail preferito di James Bond, ovvero il Martini “agitato, non mescolato”. Si dice anche che nel locale sarebbero state avvistate, diverse volte, Lady Diana e la Regina Madre Elizabeth Bowes-Lyon. Chissà, ammesso che questo aneddoto sia vero, se le due reali hanno mai usato il passaggio segreto per arrivare nel bar.
“Un pranzo tranquillo”
Page Six sostiene che il passaggio segreto sotto St. James’ Palace porterebbe anche a un altro luogo famoso, lo Stafford London Hotel, ubicato nelle vicinanze della residenza reale, a St. James’ Place, come il Dukes. L’albergo a cinque stelle ha ospitato molte volte i membri della famiglia reale. Stando alle indiscrezioni la Regina Madre sarebbe stata una frequentatrice abituale, mentre la regina Elisabetta vi si sarebbe recata ogni volta che voleva “pranzare tranquillamente”, allontanandosi per un po’ dagli affari di Stato. Oggi le porte del tunnel sarebbero bloccate e nei sotterranei dell’hotel è stata costruita una cantina in cui sono conservate più di ottomila bottiglie di vino pregiato.
I tabloid, però, non hanno chiarito come sarebbe stato costruito il passaggio segreto che partirebbe da St. James’ Palace in direzione sia del Dukes Bar, sia dello Stafford London Hotel. Possiamo immaginare una rete di tunnel, oppure un bivio.
In ogni caso i reali non avrebbero gradito gli articoli che rivelano l’esistenza dei tunnel e nemmeno la frase che Brooksbank si sarebbe lasciato scappare di fronte a Richard Eden. Un insider ha dichiarato a Rob Shuter di ShuterScoop: “I cortigiani sono furibondi. Considerano l’esistenza del tunnel un fatto da non rendere pubblico”. Poco importa che il passaggio non venga più usato, almeno stando alle indiscrezioni. Nonostante ciò, ha specificato un’altra fonte, Lo Stafford London Hotel rimarrebbe “il posto in cui puoi sorseggiare un Bordeaux e comunque sentire la Corona sopra di te”.
La “panic room” di William e Kate
Per difendersi da eventuali minacce la royal family potrebbe contare anche su opzioni più sofisticate e tecnologiche. Quando i principi di Galles vivevano nell’appartamento 1A di Kensington Palace avrebbero avuto a disposizione una “panic room”, o stanza antipanico, ha scritto Global Citizen.
Si tratta di un rifugio fortificato, pensato e costruito per proteggere le persone da gravi emergenze, come un attentato terroristico, o una calamità naturale. Queste camere particolari sono dotate di porte blindate, sistemi di comunicazione (telefoni fissi e cellulari, per esempio, in modo da poter allertare i soccorsi), kit di pronto soccorso e di sopravvivenza, bagno e talvolta persino maschere antigas. “L’appartamento reale di William e Kate a Kensington Palace include una panic room con un sistema di filtraggio dell’aria, una protezione in caso di guerra batteriologica e una via di fuga”, un tunnel segreto.
Global Citizen ha fatto intuire che la panic room di William e Kate non sarebbe la sola esistente nei Palazzi reali: “Le stanze antipanico reali per resistere a gas tossici, bombe o attacchi terroristici. Sono equipaggiate con sistemi di comunicazione sicuri, letti, impianti per lavarsi e abbastanza cibo e acqua per sopravvivere almeno una settimana”.
Poi ha aggiunto dei dettagli notati dai turisti in visita nell’ex residenza di William e Kate: “I fans della royal family che hanno visitato Kensington Palace hanno rivelato su TikTok che l’edificio ha le vetrate a specchio, per evitare che le persone guardino all’interno del giardino privato degli appartamenti e c’è anche un ingresso segreto usato solo dai reali”.